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Musso: “La parata più difficile? Quella su Lautaro, una soddisfazione enorme”

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Il portiere dell'Udinese, Juan Musso, ha rivelato anche un segreto che lo lega a Lautaro Martinez sin dai tempi del Racing

Matteo Pifferi

Intervistato dal Corriere dello Sport, il portiere dell'Udinese Juan Musso ha parlato del suo percorso da estremo difensore.

Chi erano i suoi idoli da ragazzino?

"Buffon, Casillas e Franco Costanzo, l'ex portiere del River Plate. Gigi è sempre stato un mito per me: è il migliore della storia".

Adesso chi sono i migliori del ruolo?

"Neuer, Oblak e Ter Stegen. Se uno volesse costruire un portiere al computer, probabilmente unirebbe le qualità di questi tre. Il portiere del Bayern è fantastico e coraggioso nelle uscite, quello dell'Atletico è un mostro sotto porta e quello del Barcellona possiede dei piedi da centrocampista".

Se chiude gli occhi, qual è la parata più difficile che le viene in mente?

"Quella su Lautaro, contro l'Inter. Una soddisfazione enorme, come se avessi segnato un gol. Sono riuscito a leggere in anticipo la sua giocata ed è andata bene".

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Merito del vostro comune passato nelle giovanili del Racing Club de Avellaneda...

"Quello no, ma sicuramente non sono stupito dall'impatto che ha avuto Lautaro in Italia. Ai tempi del Racing, quando lui era ancora nella seconda squadra, una volta gli dissi. 'Tu diventerai il prossimo attaccante veramente forte del Racing'. Non serviva un mago, era fantastico già allora Lautaro".

Dove si immagina in futuro?

"Sono molto felice a Udine, al prossimo mercato non ci penso. Intano mi fa piacere aver ritrovato Pereyra qui: è il compagno che mi ha stupito di più. Non a caso ha giocato nella Juventus ed è arrivato in finale di Champions, come anche Llorente".

Qual è l'attaccante di Serie A che soffre maggiormente?

"Quagliarella mi sorprende spesso, come anche Dybala: sono due davvero imprendibili. E poi quest'anno mi ha colpito Ibra: magari non lo vedi per un po', ma alla prima occasione segna. Affrontare Zlatan, come anche Cristiano Ronaldo o Lukaku, è un grande stimolo: sono le sfide più dure, però pure le più eccitanti".

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