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Dopo Hakimi, l’Inter non si ferma: assalto a Tonali, il giocatore ha detto sì. E per Suning…

Il centrocampista del Brescia è un altro obiettivo per l'Inter

Matteo Pifferi

Non solo Hakimi: l'Inter, tra campo e mercato, lavora anche per cercare di trovare un accordo con il Brescia per Sandro Tonali. Nonostante Cellino continui a chiedere 50 mln di euro per il cartellino del giocatore, tra i nerazzurri c'è fiducia.

AFUOCO LENTO - "Non cambiano infatti i programmi di rafforzamento per il centrocampo e la maxioperazione per Hakimi non svuota le casse del presidente Steven Zhang. Nei piani c’è un investimento per il centrocampista del Brescia, anche se tutto verrà fatto con la dovuta calma. Ancora non c’è stata un’offerta formale a Massimo Cellino", spiega La Gazzetta dello Sport che illustra la strategia nerazzurra. Marotta e Ausilio vorrebbero chiudere con una formula alla Barella, ossia in prestito con obbligo di riscatto, sebbene sia da trovare l'accordo sulla valutazione di Tonali. Cellino l'ha fissata a 50 mln, l'Inter non vuole andare oltre ai 30 milioni più 5 di bonus.

JUVE DEFILATA - Secondo la Gazzetta dello Sport, c'è il gradimento del giocatore, "convinto soprattutto dalla prospettiva di poter trovare subito uno spazio importante, come accaduto con Barella". L'Inter è in netto vantaggio su tutte, anche perchè la Juventus, altra squadra interessata, non può finanziare, al momento, un affare così oneroso. Anche per questo, l'Inter monitora l'operazione Tonali con tranquillità, in attesa di novità sul fronte uscite da Perisic e Joao Mario che potrebbero accelerare l'affare col Brescia.

PROFILO PERFETTO - La Rosea, poi, spiega come l'acquisto di Tonali sia perfetto per l'Inter e Suning, sia dal lato sportivo che da quello aziendale. Con Barella è partita la nuova politica, con investimenti mirati sui migliori giovani, possibilmente italiani. "E Tonali è il meglio che si possa trovare oggi sul mercato. Per quanto visto in campo, il centrocampista del Brescia sembra proprio l’elemento mancante per fare decollare il nuovo 3-4-1-2 di Conte: non solo equilibrio e “furore”, ma anche grande qualità in fase di impostazione", evidenzia il quotidiano.

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