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Alvarez, non si può più aspettare. Via Wes e Cou, out Milito: deve svoltare

Era l’uomo prescelto dalla società per finanziare il mercato di gennaio. L’Inter ha aspettato invano un’offerta da almeno 9 milioni di euro (il minimo per non fare minusvalenza) ma sul tavolo di Corso Vittorio Emanuele sono...

Daniele Mari

Era l'uomo prescelto dalla società per finanziare il mercato di gennaio. L'Inter ha aspettato invano un'offerta da almeno 9 milioni di euro (il minimo per non fare minusvalenza) ma sul tavolo di Corso Vittorio Emanuele sono arrivate solo proposte di prestito (dal River Plate, dall'Atletico Madrid).

Alla fine, a malincuore, i nerazzurri hanno dovuto liberare Coutinho per poter prima puntare Paulinho e poi virare con decisione su Mateo Kovacic. Ma neanche le cessioni di Sneijder e del piccolo brasiliano sembravano aver fatto scoccare l'ora di Ricky Alvarez. Il 4-3-3 varato da Stramaccioni prevedeva, quasi sempre, il tridente pesante, alternato al massimo all'avanzamento di Guarin nel pacchetto dei giocatori offensivi.

Ora anche questa idea tattica dovrà essere rivista. In alcune occasioni sarà Tommaso Rocchi a dover raccogliere l'eredità di Milito ma è certo che Stramaccioni dovrà inventarsi anche qualcosa di diverso, non potendo "spremere" le uniche tre punte a disposizione ogni tre giorni.

E allora, più per caso che per scelta, ecco che potrebbe finalmente scoccare l'ora di Ricky Alvarez. L'argentino, finora impiegato sempre negli ultimi 20 minuti, alterna discrete apparizioni (contro la Roma in Coppa Italia, in campionato contro il Chievo) a prestazioni indolenti (l'ultima contro il Cluj). Ora l'Inter non può più aspettarlo: Alvarez deve giocare quattro mesi "furiosi", capire immediatamente che questa è la sua ultima occasione per ritagliarsi uno spazio importante in nerazzurro.

A volte il caso fornisce assist imprevedibili: Ricky ha ora il suo jolly. Lo giochi a dovere.