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Arriva il diktat di Moratti: Inter, vai in Champions

Quella di sabato sera sarà una sconfitta che inevitabilmente avrà dei risvolti psicologici sulla squadra e per fortuna la partita di mercoledì non sarà decisiva per le sorti in Champions, perchè in questa situazione sarebbe diventata un...

Riccardo Fusato

Quella di sabato sera sarà una sconfitta che inevitabilmente avrà dei risvolti psicologici sulla squadra e per fortuna la partita di mercoledì non sarà decisiva per le sorti in Champions, perchè in questa situazione sarebbe diventata un macigno non indifferente, anche sul piano fisico. Tutto questo conddito con l'umore di Massimo Moratti, palesato dopo il summit di sabato sera dopo la sconfitta con l'Udinese. Il presidente seppur arrabbiato non ha intenzione di mollare, e sicuramente cercherà, anche con il mercato di gennaio di risolvere la situazione, smentendo in parte l'intenzione di vendere la società.

Adesso l'obbiettivo minimol dev'essere entrare in Champions, perchè un'esclusione dalll'elite del calcio costerebbe all'Inter una cifra tra i 30 e 35 milioni di euro. Quindi per il momento basta parlare di scudetto ma pedalare a testa bassa per arrivare almeno terzi, e il presidente ha parlato chiaro: vuole la champions e guai ad arrendersi, a partire da Ranieri che comunque ha già fatto il mea culpa per la sconfitta di sabato, in cui ha ammesso di avere sbagliato nella gestione tattica della gara. Errori anomali comunque, perchè fino ad oggi Ranieri aveva pensato, in certi situazioni a non prenderle e adesso il suo compito sarà quello di gestire il gruppo, magari con il turn over fino alla sosta natalizia. Poi ci sono i numeri che non entusiasmano, Samuel 33 anni, viene da un tremendo infortunio al ginocchio e continua a giocare, pur avendo Cordoba a disposizione. Zanetti e Cambiasso non hanno mai saltato una gara ed inevitabilmente non possono nonn risentirne.

Ed ecco il salvagente tanto caro al tecnico. In una settimana dovrebbero rientrare Sneijder, Maicon, Lucio e Forlan. Tanta roba di questi tempi, sopratutto l'olandese che diventa fondamentale nel rombo che Ranieri no ha di certo abbandonato.

Po arriverà il mercato, che salvo colpi di scena non sarà di grandi investimenti, anche se questa rosa piano piano dovrà essere rifondata, e quindi l'urgenza sarà di dare al tecnico gente fresca non necessariamente di grande nome. Il settore principale da curare sarà sicurametne il centrocampo poichè capita troppo spesso che nelle fasi finali delle partite l'Inter sparisce come se non ci fosse più gamba. Energia fisica dunque e anche mentale.

Senza queste cose anche il terzo posto potrebbe diventare un miraggio.