Federico Bonazzoli, attaccante classe 1997, sta facendo il ritiro con la Primavera. Un salto mortale per un centravanti abituato a bruciare le tappe: "Mi hanno dato questa opportunità, sto cercando di sfruttarla al meglio. Ma dal 3 agosto farò parte a pieno del gruppo degli Allievi, essendo un '97. Sono onorato comunque che il responsabile mi abbia dato questa opportunità. Cercherò di fare del mio meglio per restare in questa categoria".
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BONAZZOLI: “Io in prima squadra, non ci credevo! Studio Milito ma anche…”
Federico Bonazzoli, attaccante classe 1997, sta facendo il ritiro con la Primavera. Un salto mortale per un centravanti abituato a bruciare le tappe: “Mi hanno dato questa opportunità, sto cercando di sfruttarla al meglio. Ma dal 3 agosto...
CERRONE - "E' un grandissimo mister, abbiamo vinto il campionato Giovanissimi. Lo conosco bene quindi posso essere anche più consapevole di quello che faccio perchè è tre anni che mi conosce. So cosa gli piace e cosa non gli piace. La cosa su cui insiste di più? L'aspetto tecnico, con la palla, e l'aspetto caratteriale del gruppo. Chiede una compattezza di gruppo e chiede il gioco, di giocare con passione e divertendosi".
NAZIONALE - "Ho ricevuto la convocazione della Nazionale di un anno superiore alla mia nascita. Abbiamo fatto un buon Europeo, poi ai rigori si sa che è una lotteria. A ottobre si parte per il Mondiale, è una competizione che tutti i ragazzini vorrebbero giocare. Possiamo arrivare in alto".
LA PRIMA SQUADRA - "Mi è arrivata la chiamata, non ci credevo, in un mese mi è cambiata la carriera. I miei genitori piangevano, non ci credevano. Ti dico solo che sono arrivato in questa stanza e c'era Guarin lì sul tavolo. Ho detto: e ora che faccio? Mi son seduto, ho aspettato e poi sono arrivati gli allenamenti. Man mano che andavamo avanti mi sentivo parte di quel gruppo, accettando sempre anche i rimproveri del mister. E' un punto di arrivo ma anche di inizio".
RIFERIMENTI - "Sicuramente Milito, poi anche un giovane più familiare che è Icardi. E' un bravissimo attaccante. C'è sempre da imparare, una corsa, un tiro, un passaggio. Da qualsiasi attaccante c'è sempre da imparare. Il mio obiettivo è prendere qualcosa da questi attaccanti e unirli. Le lacune le colmeremo col tempo".
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