Nel corso della lunga intervista esclusiva rilasciata a FCINTER1908.IT, Stefano Borghi, telecronista di Sportitaliae grande esperto di calcio sudamericano, ci ha dato una sua opinione su due dei profili più vicini a vestire il nerazzurro la prossima stagione: gli argentini Alejandro Gmez del Catania e Gino Peruzzi del Velez. Ecco come ha commentato il possibile approdo in casa Inter del 'Papu', forse già giudicato con troppo scetticismo dalla piazza, e del giovane terzino destro classe 1992, definito da Zanetti stesso il suo possibile erede:
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Borghi a FCIN1908 bis: “Assurdo scetticismo su Gomez. Peruzzi? Quel paragone…”
Nel corso della lunga intervista esclusiva rilasciata a FCINTER1908.IT, Stefano Borghi, telecronista di Sportitalia e grande esperto di calcio sudamericano, ci ha dato una sua opinione su due dei profili più vicini a vestire il nerazzurro la...
Parlando di esterni doveroso menzionare il Papu Gomez, vicino a vestire nerazzurro. Nell'ambiente interista si respira aria di scetticismo per un giocatore valido ma dal nome forse poco altisonante...
Ti ricordi, ad esempio, che l'estate scorsa quando è stato preso Palacio c'era molto scetticismo. Poi si è rivelato un giocatore assolutamente da Inter. Sono venuto a vedere i nerazzurri quest'anno e devo dire che trovo assurdo che si fischino i giocatori nel riscaldamento. Serve pazienza in un momento di rifondazione, come quallo attuale, e stare vicino ai giocatori. Trovo assurdo lo scetticismo verso Gomez: è un giocatore che in Italia col lavoro e applicazione ha fatto sbocciare quello che è sempre stato un talento indiscutibile. Prendi un giocatore che conosce già il nostro calcio, che ha dimostrato di poter essere decisivo e che ha una personalità tale da non avere molti dubbi su un adattamento all'Inter. Non si può essere scettici!
Si adatterebbe bene nel 4-3-3 che ha in mente Stramaccioni per il prossimo anno...
Se Stramaccioni punterà su questo modulo Gomez e Palacio, con una punta centrale o statica o di movimento, mi sembra una conformazione ottima.
Con magari Icardi in mezzo...
Si sarebbe l'ideale. Il punto è che si parla di tanti giovani e giocatori non abituati a questo palcoscenico. Ci vuole lavoro e bisogna parlar chiaro alla piazza, che deve avere pazienza e capire il momento. Sono giocatori di qualità e, in un momento storico in cui la Serie A non ne ha così tanta, se punti su quella non puoi sbagliare, basta guardare la Fiorentina.
Passiamo a Gino Peruzzi, terzino del Velez. Alcuni lo danno già nerazzurro altri sottolineano una valutazione esagerata del suo club. Zanetti lo ha definito il suo erede. Cosa ci dici di lui?
Prima annotazione: il Velez è un club virtuoso, al vertice da anni e con un bilancio a posto. Si costruisce un sacco di giocatori in casa e li rivende al proprio prezzo, ed è uno dei pochi club in Argentina che può fare il prezzo. Non si può andare a prenderlo con una caramella e due noccioline. E' un giocatore molto interessante, anche per il lavoro su di lui del tecnico Gareca. Peruzzi è un esterno basso ma ha giocato anche da mezz'ala e, in situazioni di emergenza, da esterno offensivo. E' duttile, ha forza fisica e personalità. Deve forse migliorare tecnicamente però rappresenta una base molto interessante su cui lavorare. Il paragone di Zanetti gli può fare solo male, uno come lui nasce una volta ogni tanti decenni.
Lo vedi bene in Italia?
Può impattare bene. Conta molto il progetto su di lui. Se si chiede a Peruzzi, appena arrivato, di fare subito cento volte la fascia e di crossare ogni volta un pallone in mezzo perfetto per il centravanti allora è impossibile.
Lui è diventato famoso per aver fermato Neymar in Libertadores. Forse però è ancora acerbo per una piazza come l'Inter?
Si forse deve crescere, anche difensivamente. In Italia si guarda la carta di identità e si cercano giovani fenomeni argentini. La realtà è che prendi un potenziale e poi ci devi lavorare. Se vuoi una certezza prendi un venticinquenne che ha già vinto delle finali. Se prendi un giovane devi plasmare il suo potenziale: devi farlo cresscere, metterlo nelle condizioni di non sentire la pressione e crederci.
Credi che possa quindi valere un investimento dei nerazzurri?
Io penso che, col livello attuale del calcio italiano, se prendi un giocatore che fa bene in Argentina va bene anche per il nostro campionato. Il livello là è più basso ma si costruiscono giocatori europeizzabili. Il giocatore valido del campionato argentino vale l'investimento per il nostro, dimenticasndosi della spocchia che abbiamo, dato che il movimento italiano è al di sotto o alla pari di molti altri. Ad esempio noi celebriamo la Juve per la sua campagna in Champions. Ecco col Bayern non ha visto il pallone, come il Barcellona d'altronde, ma ha anche sofferto lo Shakhtar e il Norsjielland nel girone. Ha battuto il Chelsea, che è una squadra da Europa League e che nel suo campionato fa fatica ad arrivare quarta. Solo in una partita, col tre a zero al Chelsea, abbiamo potuto celebrare l'impresa della Juventus e mi sembra un po' poco. Ci da la dimensione di come dobbiamo ricostruire il movimento in Italia.
Partendo dai giovani?
Certamente ma parlando di Inter basta vedere cosa stanno facendo con Kovacic: lo metti, lo togli, lo fai giocare fuori ruolo, lo carichi di responsabilità e lo togli ancora. Non si lavora così sui giovani perchè si creano solo delle dificoltà. Bisogna comportarsi in modo diverso e parlare chiaro ai tifosi: gli interisti si aspettano sempre di fare tornei di vertice però ci sono momenti storici in cui bisogna fermarsi e ricostruire. Con un progetto e un'idea chiara in testa difficilmente si sbaglia. Basta vedere la Fiorentina...
SI RINGRAZIA STEFANO BORGHI PER LA CORTESIA E LA DISPONIBILITA'
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