FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

copertina

Sensi out, Conte si affida a Brozovic. L’Inter torna nelle mani del croato, la regia è tutta sua

Con Sensi ancora ai box, il croato dovrà sobbarcarsi l'intero lavoro di regia dell'Inter

Andrea Della Sala

L'Inter riprende oggi ad allenarsi in vista della gara di domenica contro il Sassuolo. Conte dovrà fare a meno di alcune pedine importanti come D'Ambrosio e Sanchez, infortunatosi con Italia e Cile, ma soprattutto Stefano Sensi, out dalla gara con la Juve. Con l'assenza del perno del centrocampo nerazzurro, il tecnico dell'Inter dovrà inventarsi qualcosa e per Brozovic sarà un ritorno al passato.

"Il maratoneta nerazzurro si rimette al lavoro oggi ad Appiano e sarà una settimana molto intensa: grazie all’ammonizione contro l’Ungheria e la successiva squalifica il croato ha saltato il match contro il Galles, buon per Antonio che lo riabbraccia un po’ più riposato in vista della sfida di domenica a pranzo contro il Sassuolo. Che per certi versi sarà speciale. Brozo, infatti, non avrà accanto il nuovo gemello Sensi, che per colpa dello stiramento agli adduttori rimediato contro la Juve ha saltato anche la Nazionale e non tornerà da ex a Reggio Emilia, nella speranza che possa recuperare per la prima delle due sfide di Champions contro il Borussia Dortmund, mercoledì 23 a San Siro. Nel frattempo Marcelo dovrà rimettersi il vestito indossato negli anni scorsi con Luciano Spalletti in panchina, l’uomo che l’ha fatto diventare l’unica mente del centrocampo nerazzurro. Tutto ruoterà nuovamente attorno a lui", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Con l’arrivo di Sensi il ruolo di Brozovic è cambiato un po’ a sorpresa. Si pensava che il primo, ancora acerbo ad alto livello, dovesse solamente fare l’alternativa al secondo, ma già a Lugano si è capito che i due potevano convivere molto bene. Così l’idea di Conte di puntare sul doppio play ha sgravato Epic di tante responsabilità. Prima era lui l’unico giocatore in grado di mettere la qualità a disposizione della squadra, da inizio stagione invece la presenza di Stefano gli ha dato molta più libertà. Il numero 77 gioca più arretrato, resta il cervello numero uno e uno dei pilastri dell’intero progetto contiano, ma la velocità dell’ex Sassuolo gli mette sul piatto molte più soluzioni e i palloni scambiati dai due sono tantissimi. Brozo gioca sempre (ha saltato solo gli ultimi 19 minuti nella serataccia con lo Slavia Praga, in cui è stranamente naufragato) e la differenza con Conte in panchina si vede anche nei suoi numeri. Rispetto all’ultimo campionato spallettiano il centrocampista croato è cresciuto alle voci passaggi positivi, palloni giocati, lanci e tiri medi a partita. E l’ultimo dato, soprattutto, è quello che salta di più agli occhi: un anno fa Brozovic concludeva molto poco, mentre oggi fa 2 tiri di media a partita e in bacheca ha il gol al Lecce (il primo stagionale dell’Inter) e quello nel derby", aggiunge La Gazzetta.

tutte le notizie di