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Brozovic si è ripreso l’Inter: con lui al timone tutto più facile. Ma è caccia al suo vice

Spezia Inter Brozovic

Non è un caso se la squadra di Inzaghi è tornata a giocare e vincere proprio in coincidenza col rientro di Brozovic in campo

Andrea Della Sala

L'Inter sembra essersi finalmente ritrovata, tre vittorie consecutive e primo posto virtuale riconquistato. E non è un caso se la squadra di Inzaghi è tornata proprio in coincidenza col rientro di Brozovic in campo. Il regista è fondamentale per i nerazzurri e i numeri sono dalla sua parte.

"L’assenza del regista croato è coincisa forse con i momenti di maggiore difficoltà nerazzurra. Non c’era per squalifica nella giornata in cui il Sassuolo entrava come nel burro dentro al centrocampo di Simone, non c’era per colpa di un polpaccio ballerino neanche nei due pareggi ad altissima sofferenza contro il Toro fuori casa e contro la Fiorentina a San Siro. Brozo ha ripreso possesso delle sue terre in casa della Juve, partecipando da protagonista al sacco dello Stadium, e da lì è cambiato il cielo sopra all’Inter. La squadra è tornata a divertirsi con la palla e ha riscoperto il piacere di lottare insieme quando serve", spiega La Gazzetta dello Sport.

Brozovic si è ripreso l’Inter: con lui al timone tutto più facile. Ma è caccia al suo vice- immagine 2

"Dell’essenzialità del croato i nerazzurri se ne sono accorti al punto di fare un sacrificio e rompere il salvadanaio. Allungare il contratto fino al 2026, con aumento di stipendio a sei milioni, è un gigantesco attestato di stima per un quasi 30enne. Il rinnovo è stato atteso per mesi, più e più volte rimandato per cavilli tecnici, ed è stato messo nero su bianco proprio quando Brozo era fuori per infortunio. Gli ultimi mesi hanno confermato, comunque, che esiste un’Inter senza Brozo e una con Brozo, come se non si potesse davvero far girare al massimo il motore senza il numero 77. La Brozo-dipendenza, però, è un male insidioso, da cui guarire quanto prima. Sul mercato urge un vice capace di fare un lavoro simile, visto che i compagni non sanno indossare gli stessi abiti del croato. Neanche la corte crescente a Paredes, argentino in uscita dal Psg, è poi così casuale in questo momento", sottolinea il quotidiano.

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