Luc Castaignos è l'uomo del momento. Il suo gol a Siena ne hanno rilanciato le quotazioni in casa Inter e hanno rilanciato la compagine nerazzurra, che adesso punta ad un filotto di risultati per rientrare nelle zone che contano. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il talento franco-olandese si racconta, a partire dalle parole di Massimo Moratti, che ha confessato di aver abbracciato il televisore al gol del gioiellino:
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Castaignos: “Lo scudetto unico sogno, Inter la mia luna. Non mi muovo. Che scena Moratti…”
Luc Castaignos è l’uomo del momento. Il suo gol a Siena ne hanno rilanciato le quotazioni in casa Inter e hanno rilanciato la compagine nerazzurra, che adesso punta ad un filotto di risultati per rientrare nelle zone che contano....
"Si, l'ho letto. Deve essere stata una scena simpatica (termine tanto caro al presidente ndr) e bellissima. Quel gol può aver cambiato la stagione a tutta l'Inter: ci ha dato tre punti e tanta fiducia. Ho chiamato mia madre, quasi piangeva dalla gioia. Mi ha ricordato una cosa basilare: di continuare così e di impegnarmi come ho fatto finora."
TREZEGUET: "Ranieri ha detto che gli somiglio? Lo ringrazio e spero di dargli ragione facendo tutti quei gol che ha fatto David. E vincendo quanto lui".
MERCATO DI GENNAIO: "Tanti club mi vogliono in prestito? Impossibile. Assolutamente impossibile. Io qui sto alla grande, sono venuto in Italia per giocare nella squadra più forte del mondo e non ho intenzione di andarmene, oltre al fatto che di queste squadre non so proprio nulla. Qui un giovane può imparare tutto: giocando, perché solo giocando si fa esperienza diretta, e allenandosi con tutti i campioni che sono miei compagni».
L'INTER? COME LA LUNA: "Esatto: è come aver appoggiato i piedi sulla luna. E dalla Luna non voglio muovermi".GUSTI: "Numero preferito? Il 30. Colore? L'orange. Musica? R&B erap. Film? Scarface. Vado pazzo per i ravioli e il calcio".
COMPAGNI:"Sneijder e Milito quelli che mi consigliano di più. Wes mi ha dato tanti consigli, il primo fu per capire la differenza frail calcio italiano e quello olandese: da voi il football è vita e si parla di una rete sette giorni su sette; in Olanda vedono un gol, esultano, applaudono e poi serenamente vanno a lavorare pensando ad altro. Milito? Mi ha detto come muovermi su tutto il fronte d’attacco e dato i tempi in base allo sviluppo dell’azione. Ma anche da Pazzini e Zarate s’impara: hanno esperienza, due manuali».COMPAGNI FUORI DAL CAMPO: "Ci vediamo con Obi, col quale parlo in inglese. E Coutinho: con lui parlo in italiano. Ecco, il mio veromaestro è Cou (ridendo ndr). Viviano è il più matto: ne combina una ogni 5 minuti. E' una macchina da scherzi".
IL SOGNO: "Se mi sento una star? No, mi sento un giovane calciatore che sa di poter fare bene ma che deve avere pazienza. Tutti vorrebbero giocare sempre, ma noi giovani dobbiamo saper aspettare. Alla Play, quando uso l'Inter, mi metto sempre titolare (ride ndr). Il sogno? Uno solo: lo scudetto sul petto il prossimo anno. Chi sta davanti non è affatto irraggiungibile".
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