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Che fine ha fatto Faraoni? Un talento da proteggere per evitare un Santon bis

Il passaggio nell’ Inter dei grandi, l’esordio in Serie A, la Champions, il rinnovo e poi l’oblio. Marco Davide Faraoni sta pagando, come spesso accade ai giovani, lo scotto del calcio ad alti livelli. Dove, oltre al talento,...

Daniele Mari

Il passaggio nell' Inter dei grandi, l'esordio in Serie A, la Champions, il rinnovo e poi l'oblio. Marco Davide Faraoni sta pagando, come spesso accade ai giovani, lo scotto del calcio ad alti livelli. Dove, oltre al talento, servono una determinazione di ferro e un carattere d'acciaio per restare in cima.

Faraoni, già nell'ultima fase dell'era Ranieri, aveva smesso di essere protagonista come invece gli era successo sul finire del 2011 e ad inizio 2012. Tanti ruoli, tante variazioni tattiche lo hanno probabilmente danneggiato, e ora il ragazzo di Bracciano si trova a dover inseguire.

Stramaccioni, che pure era il suo allenatore in Primavera, non lo ha convocato per domani e la decisione fa notizia, se si pensa che il terzino destro titolare è fuori per infortunio. Ed è proprio questo che sorprende: con Maicon out, per Faraoni gli spazi non sono aumentati, tutt'altro.

A destra ha giocato capitan Zanetti, e per Faraoni il paragone più rischioso è quello con Davide Santon. Il Bambino, come lo chiamava Mourinho, è stato in grado, in una serata di grazia, di bloccare nientemeno che Cristiano Ronaldo. Poi, però, invece dell'esplosione è arrivata l'involuzione e alla fine la cessione al Newcastle, per il momento senza grandi rimpianti.

Faraoni ha buon piede, grande corsa e grandissima resistenza. Il rinnovo fino al 2016, arrivato lo scorso gennaio, gli consente di vivere con tranquillità questo momento di appannamento. Un momento dal quale Faraoni dovrà uscire con le sue gambe e con l'aiuto della società, che deve tutelare un patrimonio importante per il presente e per il futuro. Per evitare un Santon bis.