copertina

Chivu: “Per lo scudetto ci siamo anche noi. Restare? Era il mio sogno. Stramaccioni…”

Intervistato dal Corriere dello Sport, Cristian Chivu, fresco di rinnovo con l’Inter, parla della prossima stagione e del suo tribolato, prolungamento di contratto. Chivu, dopo la firma sul biennale (con opzione sulla terza stagione), come...

Riccardo Fusato

Intervistato dal Corriere dello Sport, Cristian Chivu, fresco di rinnovo con l'Inter, parla della prossima stagione e del suo tribolato, prolungamento di contratto.

Chivu, dopo la firma sul biennale (con opzione sulla terza stagione), come sta andando la sua estate?

«Sono a Bucarest, fisicamente sto bene e sono strafelice. Desideravo far parte del nuovo progetto dell'Inter dove sono dal 2007. Non volevo andarmene».

Perché la trattativa è stata così lunga?

«Io volevo restare fin dall'inizio, ma nell'ultimo mese ero a Bucarest, mentre i dirigenti dellInter a Milano e per giunta attivi su altri fronti. L'importante però è che siamo rimasti tutti tranquilli».

E' mai stato vicino ad altri club?

«Vicino mai. Ci sono state chiacchiere con alcune squadre, ma niente di serio. Fin dal primo incontro con i dirigenti nerazzurri ho avuto un solo obiettivo: capire se mi volevano ancora. Mi hanno dato la risposta che speravo e da lì in poi abbiamo cercato un accordo sulla durata del contratto e il resto».

Il Galatasaray non l'ha mai tentata?

«Ne ho sentito parlarne poco. Negli scorsi mesi avevo fatto il punto della situazione con il mio agente (Victor Becali, ndr) ipotizzando qualche scenario se l'Inter non si fosse fatta sentire, ma quella di restare è sempre stata la mia prima opzione. Alla fine abbiamo trovato una via di mezzo tra offerta e richiesta. Sono felice e spero che lo siano anche la società e i tifosi».

Il Milan l'ha mai cercata?

«Mai. In Italia non ho parlato con nessuno. Dopo l'Inter non vedevo un'altra squadra dove potevo andare».

E' vero che aveva vincolato la sua permanenza alla conferma di Stramaccioni?

«Ho letto, ma non mi sarei mai permesso di dire una cosa del genere nonostante con lui mi trovi benissimo. Sono contento per quello che ha fatto nonostante abbia da poco iniziato la sua carriera. E' preparato e bravo».

Adesso finalmente giocherà difensore centrale e non terzino sinistro...

«In 5 anni ho fatto quasi sempre il terzino e non ho mai detto una parola. Se Stramaccioni mi vede centrale, beh è una scelta che condivido perché in quel ruolo mi sento a mio agio. E la concorrenza non sarà un problema».

E se in futuro le chiederanno di giocare terzino?

«Non ho mai detto no in passato, potrei dirlo adesso?».Impressionato dalla campagna acquisti della Juve?

«Loro devono per forza comprare perché hanno bisogno di ampliare la rosa. La prossima stagione disputeranno la Champions League, non potranno giocare sempre gli stessi».

La Juve è favorita per lo scudetto?

«Parte in pole position. Tanto di cappello per quello che hanno fatto lo scorso anno, ma ogni stagione è diversa dalla precedente. E io di battere la Juventus ho tanta voglia».

Vede un'Inter nuovamente competitiva per il titolo?

«Perché no? Abbiamo un gruppo importante, con qualità morali e umane notevoli. Con qualche innesto e la voglia di riscatto che tutti abbiamo, faremo bene».

Palacio vi darà una mano?

«Arriva con un anno di ritardo perché l'Inter lo voleva anche la scorsa estate. Ha fatto una grande stagione al Genoa, èabituato al calcio italiano e crescerà ancora».

L'Europa League sarà una complicazione o un obiettivo?

«Io firmerei subito per vincerla perché la considero un trofeo importante».

Da dirigente, avrebbe rifiutato 50 milioni per Thiago Silva?

«Io gli avrei messo un fiocco e glielo avrei portato... Scherzi a parte, ci vuole coraggio a rifiutare un'offerta del genere, ma capisco il Milan che non ha voluto fare a meno di uno dei migliori difensori del mondo».

A proposito di rifiuti e di coraggio, lei disse no al Real Madrid nel 2007...

«Io avevo scelto l'Inter e lo avevo detto chiaramente ai dirigenti giallorossi. Non mi sono pentito della mia scelta».

Segue gli Europei?

«Guardo le partite dell'Italia e quelle dell'Olanda del mio amico Sneijder: Wes ha giocato bene, ma è andato subito fuori. Vuol dire che arriverà prima in ritiro e che sarà meno stanco».

Cosa pensa dell'Italia di Prandelli?

«Mi piace per la qualità del gioco che esprime: cerca di tenere il pallone, di pressare gli avversari nello loro metà campo. E' una sorpresa vedere l'Italia che gioca così».

Balotelli può essere utile anche se divide con i suoicomportamenti?

«E al primo torneo importante della sua carriera con lItalia. Con lui magari bisogna avere un po' di pazienza, ma le qualità le ha e lo ha dimostrato contro l'Irlanda segnando un gran gol».

Lo riprenderebbe all'Inter?

«Certo. Con lui non ho mai avuto problemi. Ho letto che in Inghilterra sta bene, ma all'Inter i campioni sono sempre benvoluti».

Zeman nuovamente a Roma. Come finirà?

«La Roma ha fatto una scelta importante, diversa da quella di Luis Enrique. Tanti non vedono l'ora che di capire cosa farà Zeman. Gli faccio l'in bocca al lupo».