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Cina-Inter, ecco quali sono i problemi: tra autorizzazioni e modalità  d’esecuzione

L’operazione Inter-Cina è a rischio. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, dopo le rassicurazioni di Massimo Moratti durante l’ultimo cda nerazzurro. Ma l’agenzia Radiocor, molto attenta alle vicende economiche, parla...

Daniele Mari

L'operazione Inter-Cina è a rischio. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, dopo le rassicurazioni di Massimo Moratti durante l'ultimo cda nerazzurro.

Ma l'agenzia Radiocor, molto attenta alle vicende economiche, parla oggi di trattativa "incagliata tra problemi burocratici e complesse modalita' d'esecuzione".

Il problema, più che la burocrazia italiana, è la burocrazia cinese: in Cina, infatti, sono necessarie cinque autorizzazioni (ministero del Commercio, Ufficio Cambi, National Development and Reform Commission, Sasac e Consob locale) per l'operazione - le perplessita' si sono moltiplicate sia sull'investimento in se', che implicherebbe una copertura delle perdite fin qui con cadenza annuale, sia sull'iter burocratico per il nuovo stadio nerazzurro, che verrebbe costruito dalla stessa Crcc", scrive Radiocor.

Fonti vicine alla società nerazzurra tendono a tranquillizzare ma la preoccupazione ora c'è. "Al momento non c'e' alcuna trattativa con l'Inter perche' e' gia' stata fatta e messa nero su bianco in un contratto vincolante, tuttora valido e firmato lo scorso agosto a valle di una due diligence di diversi mesi in cui i cinesi hanno condiviso il futuro piano industriale", chiariscono le fonti.

Il problema riguarda le modalità di esecuzione dell'accordo e fa riferimento soprattutto alle norme cinesi. Nell'ipotesi migliore ci sarà un ritardo sui tempi d'attuazione, nell'ipotesi peggiore il matrimonio con i cinesi salterà definitivamente.