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Conte: “Bravi a non innervosirci, il gruppo è vivo. Giusto giocarci la qualificazione a San Siro”

La conferenza stampa dell'allenatore dell'Inter al termine della sfida vinta contro lo Slavia Praga

Alessandro De Felice

Nel segno della "La-Lu". L'Inter espugna Praga e torna prepotentemente in corsa per la qualificazione agli ottavi di finale grazie alla vittoria per 3-1 firmata dai suoi attaccanti Romelu Lukaku e Lautaro Martinez a Praga contro lo Slavia di Jindrich Trpisovsky.

Antonio Conte, allenatore dei nerazzurri, parla in conferenza stampa direttamente dal Sinobo Stadium di Praga e analizza il successo dei suoi.

Oggi c'è stato tutto: gioco, prestazione e risultato. Ora potete giocarvi la qualificazione in casa

"Assolutamente sì. Dobbiamo essere contenti e orgogliosi perché al di là della vittoria - sapete benissimo l'importanza - ci sono state situazioni in cui abbiamo sofferto. Abbiamo segnato e ci è stato annullato con il rigore. Poteva creare nervosismo. Siamo stati bravi a gestire la partita. Complimenti ai ragazzi. Abbiamo costruito la nostra vittoria sulla partita d'andata. Quando lavori, conta essere ripagato sul campo. È stato importante, come lo è stato per i tifosi che ci hanno sostenuto anche qui".

Successo frutto del lavoro settimanale?

"Abbiamo preparato bene la partita. Ci hanno sorpreso all'andata perché in Champions giocano in maniera completamente diversa rispetto al campionato. Nonostante il momento difficile, ero molto fiducioso. Sapevamo come fargli male. Sono contento di tutto perché non è facile due gol annullati, un rigore contro, due traverse. Giocheremo l'ultima davanti ai nostri tifosi contro il Barcellona, una squadra con giocatori. Era giusto avere in mano il nostro destino per quello che abbiamo dimostrato in questo girone".

Vittoria di mentalità?

"Oggi dovevamo stare dentro la partita sempre. Penso che la squadra lo abbia fatto, nonostante un episodio che poteva creare molto nervosismo. Sono stato chiaro all'intervallo con i ragazzi. La squadra ha dimostrato di voler vincere, proprio come contro il Verona. Quella partita è stata sottovalutata: è uscita la voglia di vincere dell'Inter e la mentalità. Dobbiamo continuare a lavorare su questa strada".

Sulla coppia Lautaro-Lukaku

"Non sono prodotti finiti. Romelu è arrivato a 26 anni con le sue potenzialità. È un diamante da spezzare. Lautaro ha 22 anni e sta lavorando molto. Rispetto a 4 mesi fa si può vedere la differenza rispetto a situazioni in cui possono trarre benefici. Abbiamo un reparto molto giovane. Sanchez rientrerà tra poco, poi abbiamo anche Esposito. Stanno lavorando e hanno margini di miglioramento importanti".

Ha mai temuto di non farcela stasera?

"Sinceramente no. Ero molto tranquillo e fiducioso. Sapevo che avevamo preparato la partita nel modo. Ho detto ai ragazzi di stare tranquilli e alzare i giri del motore all'intervallo. Son contento che questo è avvenuto. La partita nel secondo tempo sembrava stregata. Non dimentichiamo le sofferenze di Borussia Dortmund e Barcellona qui. Lo Slavia è una squadra forte: in Repubblica Ceca fa un campionato a parte e in Europa League l'anno scorso è uscito contro il Chelsea campione. Venire qui e vincere, nonostante le nostre difficoltà, dimostra grande compatezza e di un gruppo che vivo".

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