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Corsera – Inter, più tregua che pace: le divisioni restano. L’abbraccio tra Icardi e Perisic…

L'analisi del Corriere della Sera dopo il ritorno in campo di Mauro Icardi

Gianni Pampinella

Dopo 53 giorni, Mauro Icardi è tornato a indossare la maglia dell'Inter e il suo ritorno coincide con una grande prestazione della squadra: 4-0 al Genoa con Maurito protagonista con un gol e un assist. Come riporta il Corriere della Sera, il ritorno dell'argentino non sarà stato apprezzato da una parte dello spogliatoio, "di certo l’abbraccio con Perisic (forzato o no) ha dimostrato che in campo si può essere professionisti senza doversi amare. Luciano Spalletti ha un’arma in più, l’ha detto lui stesso, nella volata Champions.

RAPPORTO CON PERISIC - "La chiave è proprio il rapporto con Perisic. Il croato e l’argentino non si sono mai amati, non lo faranno ora, però il patto nerazzurro per la Champions prevede rapporti civili tra professionisti, perché come ha ricordato l’ad Beppe Marotta «bisogna lasciarsi le tensioni alle spalle, comportarsi da squadra»". Tante coppie nel calcio (Del Piero-Inzaghi, per citarne una) non erano felici, però segnavano. Così sarà da qui alla fine anche per Perisic e Icardi, poi a giugno si vedrà. In molti lasceranno l’Inter, andare però via con la Champions guadagnata darebbe più chance a tutti. All’allenatore, a Perisic e Icardi: tre in partenza".

ACCOGLIENZA A SAN SIRO - "L’argentino deve sistemare il rapporto con una fetta della tifoseria organizzata. A dire il vero un bel rapporto non c’è mai stato. A Genova sono arrivati cori contro l’argentino, non s’è sentita esultanza dopo il suo gol e domani qualcuno si presenterà ad Appiano. L’esame vero sarà però domenica, a San Siro. Il match contro l’Atalanta può essere decisivo nella volata Champions, non a caso gli interisti saranno 60 mila, più che con la Lazio. Una parte dei tifosi fischierà, un’altra applaudirà Icardi. Non il figliol prodigo però, con Lautaro fuori, l’Inter non poteva farne più a meno. La storia è ricominciata, le divisioni restano, la tregua deve durare solo otto giornate, poi le strade si separeranno. Senza rimpianti".

(Corriere della Sera)

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