È un gioco delle parti che esiste da sempre e neanche questa volta i protagonisti si sottraggono ad esso: che derby sarà? È difficile rispondere, perché sia Mancini che Mihajlovic giocano a nascondino, alzano cortine fumogene. Non si capisce bene chi giocherà, restano dubbi in formazione, ma Milano è ritornata a pensare e a pensarsi grande. I milanesi ci credono ed il Meazza sarà tutto esaurito, la cornice è pronta, alle due squadre i pennelli: fateci divertire, scrive l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport. SISTEMA DI GIOCO - Stando alle ultime dichiarazioni di Mancini, si presume che l’Inter scenderà in campo con un 4-3-3, ma con l’assetto offensivo molto variabile: i tre davanti saranno intercambiabili, il tridente potrà trasformarsi in 2-1 o 1-2, a seconda delle circostanze di gioco. Il trasformismo naturale potrebbe creare problemi di lettura agli avversari. LA DIFESA - Miranda è stato convocato ma appare sempre più vicino al forfait, più pretattica che altro la presenza del brasiliano in lista e se Mancini dovesse pensare a Medel come sostituto naturale dell’ex Atletico, allora lì dietro l’Inter perderebbe parecchi centimetri. Medel in Cile ha dimostrato di essere padrone del ruolo, ma l’altezza è quella che è, un metro e settanta o poco più: il “Pitbull” rende dieci centimetri a Bacca (1,81) e dodici a Luiz Adriano (1,83).MUSCOLI A CENTROCAMPO - In mediana la questione si rovescia, il terzetto formato da Montolivo, Bonaventura e Kucka mostra inferiorità di muscoli rispetto a Guarin, Melo e Kondogbia, la tattica però potrebbe rovesciare il panorama, scrive la Gazzetta dello Sport. Con Honda trequartista, potrebbe crearsi spesso una superiorità numerica a centrocampo per i rossoneri, molta attenzione a Melo, le sue ultime cifre al Galatasaray non sono incoraggianti: 16 palle perse e 4 recuperate (dati Opta), saldo negativo. Ma i numeri turchi dicono anche che in due gare Melo ha prodotto 22 verticalizzazioni. Felipe come Perisic, stasera scopriremo il loro impatto sull’Inter. IL TERMOMETRO DEL DERBY - Perisic e Bonaventura saranno i due uomini deputati ad apportare equilibrio alle proprie compagini. Entrambi possono giocare sulla fascia o riconvertirsi trequartisti. Non saranno spesso faccia a faccia, però il loro duello a breve distanza potrebbe far svoltare il derby in un senso o nell’altro. Saranno due termometri. LE PRIME SCELTE - E in panchina bisogna fare sicuramente attenzione e due elementi di sicuro valore: Ljajic da un lato e Balotelli dall’altro. Il serbo viene descritto in grandissima forma, tanto che c’è chi ne sospetta l’utilizzo dall’inizio. Per quanto riguarda il milanista, si può dire che rimane un soggetto misterioso: non si capisce che giocatore sia diventato e cosa realmente possa dare.
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Derby, preoccupano i numeri di Melo. Termometro Perisic e le prime scelte…
È un gioco delle parti che esiste da sempre e neanche questa volta i protagonisti si sottraggono ad esso: che derby sarà? È difficile rispondere, perché sia Mancini che Mihajlovic giocano a nascondino, alzano cortine fumogene. Non si capisce...
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