Il presidente dell'Inter, Massimo Moratti, è cambiato, non è più quello di un tempo.Se allora avesse avuto SIRI, software basato sul riconoscimento vocale presente sui nuovi iPhone, - come sottolinea in maniera simpatica Matteo Barzaghi in un servizio per SkySport - avrebbe chiesto probabilmente come arrivare a Messi o Cristiano Ronaldo. La risposta del programma sarebbe stata: "Devi spendere 100 milioni".Era il Moratti degli anni '90, quello dei colpi ad effetto quando le priorità e le idee erano altre e diverse.Se potesse però esprimere ora un desiderio per la sua Inter, non chiederebbe un nuovo campione, ma probabilmente uno stadio nuovo o un allenatore sconosciuto che diventa l'idolo di un popolo, come dice il giornalista nel servizio.Questo è il presidente del 2012. E' vincente perché la squadra ha realizzato un'impresa, riuscita solo al padre; saggio perché ha battuto il monte ingaggi di 45 milioni e fatto negli ultimi anni affari incredibili - come ricorda Matteo Barzaghi - come la cessione di Ibra per Eto'o più 50 milioni; globale perché ha sondato nuovi mercati e trovato nuovi soci cinesi; giovane perché invece di puntare su grandi nomi investe sul settore giovanile che vince e che sforna talenti a ripetizione come Longo, Destro, Balotelli, su tutti.Tutto è cambiato. Mentre tutti oggi celebrano Stramaccioni in pochi ricordano il coraggio di una scelta che in serie A non si vede quasi mai. La squadra nerazzurra ha l'allenatore della Primavera, ma Moratti sapeva cosa stava facendo. Aveva infatti intuito - come sottolinea il giornalista - l'abilità del vincitore della Champions dei giovani.Questo è chiaramente un punto di contatto con il passato: un Moratti che osa, che strappa Ronaldo al Barcellona, che punta su Hodgson, che vende Ibra e vince tutto, esonera Mancini trionfatore e va su Mourinho e scrive la storia.Osa e insegue il successo con il romanticismo."La nuova "versione' di Moratti è diversa dalla precedente, ma anche uguale nell'intento: dare tutto per il bene dell'Inter", conclude il giornalista di SkySport.
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E’ un Moratti 2.0: globale e giovane. E con Stramaccioni…
Il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, è cambiato, non è più quello di un tempo. Se allora avesse avuto SIRI, software basato sul riconoscimento vocale presente sui nuovi iPhone, – come sottolinea in maniera simpatica Matteo...
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