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Eriksen dice no al ritiro: tra 10 giorni il responso degli esami, poi 3 strade

Eriksen dice no al ritiro: tra 10 giorni il responso degli esami, poi 3 strade

Il giocatore danese non ha alcuna intenzione di ritirarsi secondo il Corriere della Sera e attende gli esiti dei nuovi test

Alessandro Cosattini

È il momento degli esami verità per Christian Eriksen. Dopo il ritorno a Milano e i contatti di oggi con il mondo Inter ad Appiano Gentile, il giocatore danese si sottoporrà ai nuovi controlli medici per avere nuove risposte su quanto accaduto agli Europei con la sua nazionale. Come svelato oggi dal Corriere della Sera, “Eriksen non ha considerato l’ipotesi di ritirarsi, l’idea è fare il possibile per tornare in campo. Rientrare nel suo habitat milanese, frequentare la sede, ha reso felice il danese di nuovo immerso in un ambiente naturale”. Il quotidiano ha poi svelato ulteriori dettagli verso le prossime settimane di Eriksen.

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I nuovi esami

Rientrato in Italia in gran segreto per evitare le telecamere all’aeroporto e non solo, Christian Eriksen si sottoporrà in queste ore ai nuovi esami medici. Come spiega il Corriere, Le visite specialistiche per Eriksen non partiranno in giornata, ma domani e dovrebbe svolgerle, all'Humanitas e al Centro Cardiologico Monzino. Le visite hanno un unico obiettivo, capire se Eriksen può togliere il defibrillatore o se la possibilità non esiste. L’aspetto è dirimente, con l’apparecchio salvavita installato la sua carriera calcistica in Italia è finita, potrebbe ancora giocare in alcuni Paesi all’estero, dove vigono regole differenti. Gli esami non saranno lunghi, al massimo due tre giorni, nel fine settimana Eriksen lascerà l’Italia, tornerà in Danimarca per poi andare in vacanza con moglie e figli”.

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Tre risposte in 10 giorni

E poi ci saranno tre vie per il futuro di Eriksen, in base alle risposte che arriveranno dopo i nuovi esami medici delle prossime ore. L’Inter attende novità, il giocatore anche: “Eriksen si sottoporrà a visite specialistiche cardiologiche, tra una decina di giorni i medici stileranno una relazione completa. Sono tre le risposte possibili che i dottori possono dare una volta terminati gli esami. La prima è la richiesta di ulteriori approfondimenti. Quindi di rivalutare il paziente a fine ottobre ripetendo le visite per emettere un responso definitivo. L’altra, la diagnosi più ottimistica, è quella in cui viene individuata la causa dell’arresto cardiaco e rimossa, con una cura farmacologica o un’ablazione. In questo caso Eriksen potrebbe, dopo un periodo, tornare a giocare, anche in Italia. L’ultima, la peggiore, è l’obbligo di mantenere il defibrillatore sottocutaneo. Sarebbe una sentenza definitiva per la carriera del giocatore: in Italia non potrebbe mai più giocare, la legge lo vieta”, si legge.

(Fonte: Corriere della Sera)

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