FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

esclusive

ESCLUSIVA A. Paganin: “Lukaku non si discute. Inter-Napoli non è ultima spiaggia. No a Kessié”

ESCLUSIVA A. Paganin: “Lukaku non si discute. Inter-Napoli non è ultima spiaggia. No a Kessié” - immagine 1
opo qualche settimana di stop, l'Inter di Simone Inzaghi è tornata in campo, seppur in amichevole, in vista del ritorno del campionato

Marco Macca

Dopo qualche settimana di stop, l'Inter di Simone Inzaghi è tornata in campo, seppur in amichevole, in vista del ritorno del campionato, fissato per il 4 gennaio a San Siro contro il Napoli. tra preparazione, mercato e Mondiali, FCInter1908.it ha fatto il punto sul momento dei nerazzurri con l'ex difensore interista Antonio Paganin.

ESCLUSIVA A. Paganin: “Lukaku non si discute. Inter-Napoli non è ultima spiaggia. No a Kessié”- immagine 2

L'Inter ieri è sembrata in palla. Che sensazioni ha a un mese dalla partita contro il Napoli?

—  

Le amichevoli che avvicinano al campionato sono da prendere sempre un po' con le molle: sono importanti per ritrovare la condizione, ma, vista anche la pochezza dell'avversario, non riescono effettivamente a darti il giusto termometro del tuo stato di forma. Sicuramente aiuta il fatto che la squadra si sia potuta isolare a Malta e che abbia potuto recuperare pian piano i giocatori importanti. Nei prossimi giorni si aggregheranno Lukaku e altri calciatori. Diventa importante ricominciare a compattare il gruppo e riprendere confidenza con le gare ufficiali. Perché alla ripresa l'Inter si giocherà molto con il Napoli.

E' l'ultima spiaggia in chiave scudetto per i nerazzurri?

—  

L'Inter non è fuori dalla lotta e quella con il Napoli non è l'ultima spiaggia. C'è ancora un lungo cammino davanti. Ma diventa importante quanto sia ampia la distanza in termini calcistici dal Napoli che, detto onestamente, fin qui ha disputato un campionato andato al di là di ogni più rosea aspettativa. Ma, con un filotto di vittorie, la squadra potrebbe acquisire la giusta fiducia di giocarsela fino alla fine. Sarà molto difficile che il Napoli possa mantenere lo stesso ritmo del girone d'andata. C'è sempre un momento di appannamento dopo un periodo così positivo. E le ultime vittorie hanno ridato la giusta dimensione all'Inter.

Tra i più positivi, anche Gosens. Si priverebbe di lui?

—  

A me è un giocatore che piace. E' chiaro che ci sono delle difficoltà dovute alle diverse dinamiche tra Atalanta e Inter. Il giocatore deve avere la capacità di mettersi giorno dopo giorno in discussione, cosa che sicuramente avrà fatto. Probabilmente pensava di poter incidere in maniera molto più importante. La concorrenza ovviamente a Milano si alza e le aspettative aumentano. L'ho vissuto anche io dal passaggio dall'Udinese all'Inter. A Milano ogni partita è un esame. Senza contare che lui veniva da un lungo momento di inattività dovuto all'infortunio. Ma conosco un po' l'ambiente e a quanto so tutti hanno grandissima stima di lui e tutti ne parlano in toni entusiastici. Ora, però, deve scattare quel clic che può portarlo a recitare un ruolo importante. Bisogna anche tener presente che Dimarco sta facendo una grande stagione.

Mondiale deludente per Lukaku e Lautaro. Preoccupato?

—  

Lautaro si trova in un gruppo con un tasso di qualità altissimo, ci può stare. Anche Dybala sta facendo fatica. Per Lukaku, invece, un po' me l'aspettavo, visto che veniva da un lungo periodo di inattività e ha un fisico importante. Nemmeno la temperatura lo ha aiutato. Lui avrebbe bisogno di lavorare tanto. Non ha avuto modo di esprimere le sue qualità. Contro la Croazia si è visto che non aveva la giusta brillantezza, quei gol lì solitamente li fa con grande facilità. Ora, mettendosi a disposizione dell'Inter, potrà lavorare e ritrovare la giusta forma. Per il resto, Lukaku non deve dimostrare niente a nessuno. Ha colpi e ha trascinato l'Inter alla vittoria dello scudetto nel 2021. E' solo questioni di allenamenti e riprendere la forma fisica.

Quanto possono pesare psicologicamente gli errori commessi da Lukaku contro la Croazia, che sono di fatto costati l'eliminazione al Belgio?

—  

Inzaghi ha un grande vantaggio, visto che ha a che fare con un professionista di grande livello. Lukaku sa di aver fatto il possibile e l'impossibile e deve essere consapevole che non era al meglio della forma. Ora deve ritrovare la giusta forma e magari quel gol che potrebbe rimetterlo a posto anche dal punto di vista psicologico. Ma sul giocatore nessuno può avere dubbi.

Preoccupato dalla possibile partenza di Skriniar?

—  

Ha sempre manifestato il desiderio di restare all'Inter, anche quando c'erano le sirene del PSG. Al momento, forse, sia lui che la società stanno cercando di capire quale potrebbe essere la giusta soluzione. Vero che a gennaio potrebbe firmare con altri club, ma quando sei grato a una società che ti ha permesso di affermarti, non vedo come tu possa andar via a parametro zero. Certo, potrebbe farlo, ma credo che le parti troveranno la soluzione migliore.

Si parla tanto di Thuram come possibile rinforzo per l'attacco. Sarebbe un buon colpo per i nerazzurri?

—  

Thuram come profilo sinceramente mi piace. Per il modo di giocare dell'Inter, sarebbe un acquisto funzionale.

E Kessié?

—  

Il suo arrivo mi farebbe un po' storcere il naso. C'è da capire se davvero può essere funzionale a un centrocampo come quello dell'Inter. Diventa importante capire se possa davvero dare una mano a questa squadra. Lui al Milan era abituato a giocare in un centrocampo a due, l'Inter gioca a tre. E poi: chi sacrificherebbero i nerazzurri? Calhanoglu, Barella e Brozovic sono fondamentali. Non credo sia uno che verrebbe all'Inter a fare numero, che poi è ciò che sta accadendo a Barcellona.

A meno che non parta un pezzo da novanta, visto che si è parlato anche di interessamenti nei confronti di Barella...

—  

L'Inter per me andrebbe a perderci. Il dinamismo di Barella è difficile da sostituire, Kessié non ha quelle caratteristiche. A questo punto, meglio Frattesi, più simile. Kessié non lo vedo bene nel mondo Inter, ho qualche dubbio.

Cosa ne pensa delle indagini sulle plusvalenze e sulla manovra stipendi della Juventus? C'è il rischio di una nuova Calciopoli?

—  

Per abitudine, faccio fatica a giudicare l'operato di altri senza sapere quali sono i documenti e cosa viene imputato. Pertanto, starei molto cauto nell'andare a emettere sentenze o pensare a scenari catastrofici. Giusto che la magistratura faccia il suo corso. Se poi dovesse essere accertato il dolo, giusto anche che le sanzioni siano esemplari. Fino ad allora, però, meglio non giudicare: si rischia di essere smentiti ed è una cosa che non appartiene al mio carattere.

tutte le notizie di