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Napoli-Inter, Farris: “Prendiamo prestazione e consapevolezza e la corsa continua. Lautaro…”

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Il vice allenatore nerazzurro ha commentato la gara con il Napoli dopo il pareggio per 1 a 1

Eva A. Provenzano

Inzaghi 'imprigionato' dalla squalifica nello sky-box e Farris a fare le sue veci in panchina. In una serata difficilissima il vice dell'allenatore ha condotto l'Interal pari in casa del Napoli. E alla fine della gara, ai microfoni di DAZN, ha commentato così quanto accaduto:

-Difficoltà nel primo tempo, poi un altro secondo tempo: che valore ha questo punto? 

Secondo tempo di grande impatto mentale e psicologico. L'episodio del rigore ci ha messo sotto e il Napoli ha trovato entusiasmo con il pubblico al Maradona. Abbiamo poi provato a vincerla cercando di spegnere l'entusiasmo del pubblico e dei giocatori in campo. Va benissimo questo pareggio per come è andato il primo tempo, ma abbiamo qualche rammarico.

-Potevate vincerla? 

Nel senso che avevamo creato i presupposti. Il Napoli si è messo a cinque e alla fine ha dato un segnale di arretramento. Noi avevamo benzina. Noi, dopo il derby, abbiamo giocato anche in Coppa in settimana, il Napoli ha avuto una settimana. A parte il rigore iniziale ma è venuta fuori l'Inter nella ripresa, soprattutto da un punto di vista caratteriale.

-Nelle prossime gare mancherà in una Brozovic e nell'altra Barella, come verrà gestita la cosa?

Questo, dico sorridendo, ci agevolerà nelle rotazioni.

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-Una considerazione su Dumfries? 

Quando arriva in Italia un giocatore straniero, che non sa la lingua, viene definito in difficoltà. Ma lui si è applicato e ha voluto imparare quotidianamente, sia la lingua, sia il nostro modo di lavorare. Nel personalizzare gli schemi. Mi fa piacere che sia riconosciuto da Pazzini questo miglioramento in mentalità e consapevolezza, termini importantissimi.

-Cambi arrivati dopo l'82esimo, motivo particolare? 

La squadra stava facendo bene. Le partite poi vanno riviste, quando analizziamo le gare, ma Sanchez è rimasto qualche minuto a bordo campo. Simone era in contatto con la panchina. La condotta di gara per tutti i 95 minuti è stata quella giusta.

-Resto imbattuto io in panchina? 

Con l'Inter sì. Ma con la Lazio l'anno scorso ho preso una scoppola qui a Napoli, al di là di questo, discorso secondario, ci prendiamo la nostra prestazione, la consapevolezza e continuiamo la nostra corsa.

-Secondo tempo con riferimenti più precisi a centrocampo: è una chiave di lettura? 

Avevamo preparato la partita cercando di dare la libertà ai nostri sulle fasce di scendere con un quinto e alzarci. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica a uscire con il quinto. Nel secondo tempo abbiamo alzato questo raggio di azione e i riferimenti erano più facili da raggiungere. Alla lunga questo lavoro fatto ha sfiancato i centrocampisti del Napoli.

-Lautaro che margini ha per migliorare il suo rendimento? 

Il talento c'è e il tempo è dalla sua. Si ritrova in una posizione nell'Inter guadagnata e importante. Credo che una delle sue caratteristiche migliori sia la capacità di colpire in acrobazia. Penso sia negli occhi di tutti i gol che fa al gol, nell'impatto con la palla è precisissimo. Affinerà la conoscenza di Dzeko e con gli altri compagni. Lavora tanto, sente la maglia addosso ed è uno dei nostri capitani in campo.

(Fonte: DAZN)

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