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FIORENTINA-INTER, ECCO COME LA PREPARANO I DUE TECNICI. ICARDI MANDA IN SOFFITTA I PIANI DI MANCINI…

Il grande giorno è arrivato: Inter e Fiorentina – questa sera – si giocheranno un’importante fetta della propria stagione e lo faranno in 90 minuti carichi di tensione. I due tecnici studiano attentamente le mosse e si affidano...

Alessandro De Felice

Il grande giorno è arrivato: Inter e Fiorentina - questa sera - si giocheranno un'importante fetta della propria stagione e lo faranno in 90 minuti carichi di tensione. I due tecnici studiano attentamente le mosse e si affidano ai terminali offensivi: Icardi da una parte e Kalinic dall'altra. Ecco come presenta la partita l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport

"Il sorpasso della Roma è uno schiaffo che brucia. Sousa e Mancini non possono più fare calcoli. Vincere stasera al Franchi non è più un obiettivo, ma una necessità".

LA DECIDERANNO LORO DUE? - "Dal punto di vista tattico Mancini ha due opzioni: partire con il 4-3-3 o con il 4-2-3-1. E più o meno lo stesso dubbio ce l’ha Sousa.Entrambe le squadre hanno i giocatori contati in mezzo al campo. Ma andando oltre i numeri l’idea di partenza dei due allenatori è simile: andare a caccia di gol anche a costo di rischiare qualcosa nell’atteggiamento difensivo. Ieri Mancini ha detto che gli basterebbe vincere 1 a 0. Il risultato più caro a questa Inter. Ma stasera per conquistare tre punti una rete sola difficilmente basterà. Con queste premesse è evidente che i calciatori chiave siano Icardi e Kalinic. L’argentino si è ripreso a suon di gol il ruolo da attore-protagonista mandando in soffitta l’opzione studiata dal tecnico nerazzurro di proporre una linea offensiva senza un terminale scritto e con un falso nove. Oggi l’Inter pensa e lavora per Icardi. La squadra viola, invece, aspetta il ritorno al gol di Nikola Kalinic, elemento chiave della partenza sprint della Fiorentina (realizzò una tripletta nella gara d’andata a San Siro) e ancora a secco nel 2016. Il croato è fondamentale oltre che per le sue doti di bomber anche perché con il suo pressing sui difensori avversari permette alla squadra di alzarsi restando corta".

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