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No Icardi, no party? Sbagliato. Lukaku does it better: queste foto parlano da sole

Il confronto nei rispettivi campionato dei due attaccanti che stanno trascinando Inter e PSG

Alessandro De Felice

Sono bastate due gare "imbroccate male" a Romelu Lukaku per passare dall'Olimpo del calcio al trono del "pippone della stagione". Critiche non solo esagerate ma fuoriluogo e ingenerose, quelle piovute sulla testa dell'attaccante belga arrivato in estate dal Manchester United.

Che il calcio sia un ambiente che dimentica in fretta non lo scopriamo oggi, vittime del procedere degli eventi e dalla memoria cortissima, negli ultimi giorni - lettere o presunte tali a parte - è doveroso conservare un briciolo di memoria per analizzare a fondo quelle che sono le differenze tra due attaccanti del calibro di Icardi e Lukaku,

Dopo la lunga pausa che ha accompagnato l'argentino nella scorsa stagione e una preparazione estiva non da protagonista con Antonio Conte, Mauro Icardi si trasferisce l'ultimo giorno di mercato al PSG in prestito con diritto di riscatto fissato a 70 milioni di euro. Dall'altra parte, arriva sul fil di lana in nerazzurro Romelu Lukaku, centravanti belga che al Manchester United ha spesso diviso l'opinione pubblica. Arriva sul gong della chiusura del mercato estivo inglese, dopo non aver sostenuto un'adatta preparazione pre campionato, pochissimi minuti nelle gambe, catapultato ad Appiano dove si aggregato ai nerazzurri già in fase avanzata di preparazione.

L'inizio non è dei migliori. La mole del giocatore non aiuta e la fatica si sente. Nonostante tutto Lukaku abbassa la testa e lavora, lavora tanto, per bruciare i tempi. Mette piede al Meazza per la prima giornata di campionato e subito va in gol. Si intende a meraviglia con Lautaro Martinez, si cercano e si trovano a occhi chiusi. Il binomio cresce, migliora di giorno in giorno, ma per lui non c'è tregua. Nessuna sosta, nessuna possibilità di recupero, gli infortuni iniziano a falcidiare la rosa nerazzurra e - come sempre - abbassa la testa e gioca, lotta, sgomita e segna nonostante un dolore alla gamba.

Normale avere una leggera fase di flessione, Lukaku costruisce da nulla le sue azioni da gol, spesso le finalizza, altre volte no. E' capitato, purtroppo, di non centrare l'obiettivo nelle ultime due gare, contro Barcellona e Fiorentina, due occasioni limpide non sfruttate al meglio, sbagliate in virtù di quella foga che nei momenti di stanchezza può tradire. A tradire però non sono i numeri, numeri che alla mano non possono far passare il belga per quel bidone come nelle ultime ore sta accadendo. Numeri superiori nel complesso rispetto a chi quella maglia - lo scorso anno - ha lasciato a riposo ben chiusa nell'armadietto proprio nel momento del bisogno, quando occorreva un attaccante che la mettesse dentro, quando la squadra era in difficoltà, quando non c'era che lui.

"No Icardi no party"? Uno slogan inopportuno e senza senso perchè "Romelu does it better"

ECCO IL CONFRONTO TRA ICARDI E LUKAKU NEI NUMERI (SOFASCORE)

MAURO ICARDI

Heatmap Stagionale Romelu Lukaku

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