FPF: Ecco dove bisogna intervenire. Dagli introiti Uefa al monte ingaggi…

Ridimensionamento. E' questa la parola d'ordine in vista dell'avvento del famoso Fair Play Finanziario. L'Inter ha chiuso l'ultimo bilanco con un 'meno 87 milioni' di euro a fronte dei 'meno 200' di soli quattro anni fa. Un bel passo avanti tanto per cominciare, ma la mancata qualificazione alla Champions League produrrebbe effetti ancora più disastrosi al pari del monte ingaggi complessivo che è di 195 mln.

Neanche l'eventuale qualificazione all'Europa League e la seguente vittoria potrebbero giovare alle casse nerazzurre. Gli introiti sarebbero solo di 18 milioni di euro a fronte di 19 partite giocate.Qualificazione fondamentale quindi, dato che dal 1992 Moratti ha intascato quasi 240 mln dai bonus UEFA.Ecco che allora, a fronte di un terzo posto ancora complicato, se c'è un settore dove si può e deve intervenire è proprio quello degli ingaggi dei giocatori che compongono la rosa nerazzurra. I più blindati sono Alvarez, Nagatomo, Faraoni, Juan e Castaignos con scadenza Giugno 2016 e a seguire Pazzini, Ranocchia, Sneijder e Coutinho con scadenza Giugno 2015.I contratti sui quali si andrà ad intervenire sono quelli dei grandi vecchi: Julio Cesar (4,5), Milito (5), Cambiasso (4), Lucio (3.5), Stankovic (3). Il problema è che questi fondamentalmente sono giocatori che avrebbero mercato solo nella penisola araba, non attirando più le attenzioni di mezza Europa come poteva essere due anni fa dopo la vittoria in Champions. Nei prossimi 24 mesi verrebbero a pesare nelle casse della società nerazzurra circa 70 mln di euro lordi. Per non parlare poi della situazione contrattuale di altri elementi come Castellazzi, Chivu e Cordoba che verranno ridiscusse nei prossimi mesi.E' qui che viene il difficile: riuscirà Moratti a staccarsi dagli uomini che lo hanno portato sul tetto del mondo, in favore di un FPF che non può più aspettare?