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Frey: “Inter il primo amore. Grande società, obbligata a vincere. Il primo contatto…”

L'ex portiere francese dell'Inter racconta il suo legame con i colori nerazzurri

Fabio Alampi

Ospite della trasmissione Memorabilia, in onda su Inter Channel, l'ex portiere nerazzurro, Sebastien Frey, ha voluto raccontare l'inizio della sua avventura interista: "Quando ho avuto un primo contatto con l'Inter, Walter Zenga è venuto a trovarmi ad un allenamento, poi abbiamo parlato. Lui era una leggenda dell'Inter, ci siamo capiti subito. Il primo incontro con la squadra è stato dopo un Inter-Strasburgo. Ero un ragazzino di 17 anni, non ero mai stato in uno stadio così bello e ricco di storia. A fine partita entrai nello spogliatoio per vedere quei grandi campioni: Ronaldo, il Fenomeno, che mi saluta... Djorkaeff una leggenda francese, Taribo West, ovviamente Pagliuca, Simeone. Mi è bastato vedere quello spogliatoio per capire che quello era il posto giusto.

L'Inter è una grande società, è quasi obbligata a dover vincere o lottare per vincere ogni anno. Quando sono arrivato io c'erano in squadra dei campioni del Mondo, Ronaldo, arrivò Baggio... E in quella stagione riuscii anche ad esordire in Serie A. Ho cambiato poi tante squadre, ma il primo amore è l'Inter e quello non si scorda mai. Icardi? Mauro sta dimostrando di essere uno dei migliori attaccanti dei maggiori campionati in Europa e dovrebbe avere la possibilità di indossare la maglia della sua Nazionale. Ho appena compiuto 37 anni, mi sento ancora molto giovane. Da quando ho smesso sono sempre stato impegnato. Grazie a Francesco Toldo e all'Inter gioco anche per Inter Forever, ne sono molto orgoglioso e sono contento di fare parte delle leggende nerazzurre. Ci divertiamo, ritroviamo vecchi amici".

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