Gasp a 360°. L'allenatore, in un'intervista riportata dal Corriere della Sera, parla della sua Inter. E del mercato nerazzurro. "Come si rimpiazza uno come Eto'o? Sinceramente non pensavo andasse via. Mentre ero in ritiro credevo andasse via Sneijder. Guardavo il camerunense, Milito e mi dicevo, accidenti che attacco che ho. Poi sono arrivati i russi e la loro offerta travolgente e quindi bisogna adattarsi. Vorrei che il lavoro con cui ho impostato la squadra arrivi ad una fisionomia, magari con qualche innesto dal mercato. C’è ancora tempo".
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Gasperini: “Eto’o? Credevo andasse via Sneijder… Il mercato non è ancora finito…”
Gasp a 360°. L’allenatore, in un’intervista riportata dal Corriere della Sera, parla della sua Inter. E del mercato nerazzurro. “Come si rimpiazza uno come Eto’o? Sinceramente non pensavo andasse via. Mentre ero in ritiro...
SENATORI E GIOVANI - Qualche giorno fa, il mister aveva fatto capire che gli servivano altri uomini per rinforzare la sua rosa: "Quella era una considerazione numerica. Se vanno via 3-4 giocatori vanno sostituiti. Ma c’è una cosa che vorrei far pesare di più: questa squadra è composta da un nucleo molto solido di cui non si parla molto, ma è quello che dà forza e che garantisce la continuità. I vari Chivu, Samuel, Lucio, Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Milito. Poi ci sono i ragazzi: per me è molto stimolante sentirmi dire dal presidente che bisogna essere competitivi nell’immediato, ma anche che dobbiamo lanciare i giovani come Alvarez, Castaignos, Faraoni, Obi... Ecco la sfida: valorizzare i ragazzi, inserire i campioni che dovessero arrivare, rigenerare quelli che voi dite che sono vecchi. E in più vincere. Pensi che cosa fantastica, se ci riesce. Come quella frase del Trap, ricordate? La gallina, l’uovo..". (Alla vigilia dell'amichevole tra Irlanda e Italia, l'ex allenatore interista usò un modo colorato di dire per spiegare che nel nostro Paese si vuole tutto e subito: "Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina".ndr)
CHE SFORTUNA, ANZI NO - Per molti è arrivato all'Inter in un momento complicato, quando i soldi da spendere sono diventati molti di meno rispetto al passato. Gasp la pensa così: "Ma io penso che è ancora meglio, mi piacciono le cose difficili. Anche qualche mio amico mi ha detto 'che sfiga arrivi dai nerazzurri ora che vendono', ma io la vedo diversamente: pensate che bello se riesco ad essere competitivo, a far crescere un gruppo storico e a valorizzare i giovani che ho in squadra. Quanto è distante il Milan? Lo scopriremo presto".
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