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Gravina: “Campionato da completare entro il 2 agosto. Quanti ai play-off? Aspettiamo di…”

Il presidente della FIGC ha parlato di quanto è stato deciso questa mattina in Consiglio federale

Eva A. Provenzano

Alla fine del Consiglio Federale, il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha parlato delle decisioni prese in vista della ripresa del campionato. «Abbiamo inserito come sistema di garanzia per il completamento del campionato, in caso di un nuovo stop, un format diverso, quello dei play-off e dei play-out prima di fare ricorso all'algoritmo. Partiamo quindi con il campionato il 20. Consegneremo il 17 giugno il primo trofeo, la Coppa Italia. Un trofeo importante per la FIGC, un primo trofeo post-covid e deve essere motivo di orgoglio. Si parte per chiudere il campionato e la data ultima è il 2 agosto. Ci sono dei rischi, dobbiamo valutare e tener conto - che compatibilmente con i tempi - a metà luglio, in caso di un blocco anche momentaneo, non ci fossero le condizioni per concludere, affronteremo tutto con un format diverso, come auspicato dall'UEFA. Play-off e play out, dunque. Ancora non conosciamo il numero di squadre che vi prenderanno parte. Aspettiamo indicazioni della Lega Serie A per coordinarci sulla modalità, ma mi auguro che il campionato si definisca in maniera diversa. Non mi sento vincitore io, ha vinto il calcio perché abbiamo da sempre sostenuto l'esigenza di non rimanere fuori dal panorama internazionale. Abbiamo dimostrato coerenza e spero troveremo un rapporto in tutta correttezza. Ci siamo ispirati al principio del merito sportivo e credo non ci sia soluzione migliore oltre al campo che passare ai play-off e ai play out, quindi ci sarebbe un mini torneo. L'algoritmo sarebbe una media ponderata, che tiene conto del peso che deriva dalla media dei punti fatti in casa e fuori casa, moltiplicato per le gare che mancheranno. Speriamo che anche questo metodo non serva, lo abbiamo predisposto ma faremo riferimento alla classifica finale».

«Sarà tenuta sotto controllo la messa in atto del protocollo scelto dal CTS. Per chi non dovesse rispettare le regole sono previste sanzioni che vanno dalla multa, ai punti di penalizzazione, passando all'esclusione del campionato, posizionamento all'ultimo gradino della classifica per chi andrebbe ad alterare con il proprio atteggiamento il risultato. Questo è quello che abbiamo affrontato. E' stato inoltre approvato il Decreto salva calcio e sono stati stanziati 21.7 mln per le componenti della Federazione», ha concluso il numero uno della FIGC.

(Fonte: SS24)

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