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Gravina e la rivoluzione in Serie A: “In caso di stop al campionato, classifica con algoritmo che…”

Le parole del presidente della FIGC a Sky Sport

Matteo Pifferi

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato così della ripresa del calcio:

"Stiamo sempre attenti, siamo in una fase meno complessa e siamo pronti a ripartire e vigili perché i rischi sono alti".

RIPRESA CAMPIONATI - "L'Italia dal primo momento si è affidata alla rete delle relazioni organizzata dall'UEFA, l'Italia non poteva essere estranea alla ripartenza. Il titolo dell'Equipè è emblematico, sono particolarmente contento di non dover leggere la stessa cosa in Italia. Portiamo a casa un risultato importante in un panorama internazionale, ha influito molto la nostra determinazione ma è stato utile essere coordinati con le indicazioni dall'UEFA".

RISULTATO DEL CALCIO ITALIANO - "Il calcio ne esce rafforzato, in maniera armoniosa. L'incontro con Spadafora è stato, a differenza di altri momenti di tensione e confronto dialettico, un momento di armonia e condivisione di un percorso. Eravamo un po' tutti sollevati da un peso che portavamo dentro da tanto tempo. C'è stata coerenza sin dall'inizio, il calcio ha preso consapevolezza dei vincoli e limiti. Abbiamo dialogato costantemente con il Ministro dello Sport, abbiamo avuto confronti interni nel movimento e ci siamo confrontati settimanalmente. Alla fine il calcio ne esce con grande capacità, forza e possibilità di dare messaggi di speranza al nostro Paese sapendo che i rischi sono dietro l'angolo e dobbiamo governarli. Dipenderà dal nostro senso di responsabilità e da un pizzico di fortuna che non deve mancare".

NON RIPARTENZA - "C'è stato un momento, c'è stata una preoccupazione molto forte. Abbiamo vissuto momenti di grande difficoltà e complessità in un mondo in cui dobbiamo fare distinzione e convincere con mecenatismo e cialtronismo che mi ha portato ad oltrepassare i filosofi dell'odio, gli anfitrioni dell'emergenza, i teorici del piano B. Abbiamo vissuto momenti di grande difficoltà, ma il calcio rappresenta quel luogo dove si sviluppano pratiche sociali che alimentano empatia, dignità e la bellezza e l'occupazione. Sono dei valori non monetizzabili, hanno bisogno di finanza ma anche di rispetto".

MOMENTI DIFFICILI - "E' stato un momento difficile, complesso non solo per me e non solo per il calcio italiano. Un momento difficile, impegnativo, costernato da una serie di piccoli accenni a momenti di grande amarezza legati dalla capacità di relazionarsi. Sono venuti fuori tanti aspetti chiari ed evidenti, mostrando il vero volto di certi personaggi che ti portano negatività. Ringrazio questo periodo per avermi concesso la possibilità di capire le persone dalle quali ti devi guardare con grande attenzione".

NUOVO FORMAT PER IL CAMPIONATO - "Se il campionato è in grado di partire il 12 settembre, andando a intensificare alcune date nel periodo della sosta invernale, dovremmo chiudere nei tempi previsti. Quella che avete nominato 'norma Gravina' ci permette di adottare nuove modalità di format diverse, l'auspicio è che si riprenda nelle modalità che conosciamo ma siamo pronti a prendere soluzione alternative".

RIPARTENZA - "Sono abbastanza evidenti i rapporti che ci sono stati in questo periodo. Voglio escludere riferimenti a contrasti di natura politica perché sarebbe gravissimo. Riesco ad assimilare molto bene gli attacchi personali ma mi dispiacerebbe per il calcio italiano, è un riferimento importante per lo sport italiano. Molti parlano solo della funzione economica, il calcio ha una multidimensionalità che merita rispetto. Voglio essere ottimista nel pensare che tutto ciò che c'è stato è di natura tecnica. Mi sono mosso sempre con grande determinazione ma con prudenza".

PLAYOFF O PIANO C - "Abbiamo sempre limitato il piano B, andava al di là delle esigenze di natura tecnica. Il piano B è strutturale, molto chiaro e contenuto in una delibera di un Consiglio Federale che prevede, in caso di momentanea sospensione della stagione regolare e dell'impossibilità di completare il campionato, di far ricorso ad un format più leggero per far sì che ci siano risultati legati al merito sportivo. Se il campionato dovesse subire un'interruzione definitiva, ricorreremo ad un algoritmo che terrà conto di diversi fattori, sempre legato ai risultati sul campo e agli elementi oggettivi della classifica in modo che si arrivi alla definizione della classifica. Ci sarà la cristallizzazione della classifica ma si farà ricorso ad un algoritmo che proietti la classifica per raggiungere la totalità delle giornate".

SERIE C - "Non partirà ma partirà con i playoff e playout e l'8 giugno sarà oggetto di riflessione del Consiglio Federale. Per il calcio femminile, mi piacerebbe che la Serie A trovasse una sua conclusione. Sarebbe un momento di grande esaltazione di tutto il movimento, stiamo cercando e accompagnando il movimento femminile per chiudere il campionato con le partite che mancano alla conclusione".

CONTRATTI - "E' un tema delicato, la FIFA ha dato indicazioni alle quali ci siamo attenuti: stiamo cercando di arrivare ad una sorta di accordo tra le parti anche con l'AIC per arrivare ad una proroga dei contratti fino alla scadenza dei campionati".