In un momento abbastanza delicato per i colori nerazzurri, il Profeta Hernanes, probabilmente una delle poche note liete, ci ha messo la faccia ed attraverso i microfoni di TikiTaka ha affrontato tutti i temi caldi di casa Inter:
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Hernanes: “Il rigore volevo calciarlo io. Thohir simpatico. Gli episodi e i Mondiali…”
In un momento abbastanza delicato per i colori nerazzurri, il Profeta Hernanes, probabilmente una delle poche note liete, ci ha messo la faccia ed attraverso i microfoni di TikiTaka ha affrontato tutti i temi caldi di casa Inter: CARRIERA...
CARRIERA - "Dopo tanti anni sono arrivato in una grande squadra come l'Inter, non che le altre non lo fossero, ma a ventotto anni sono maturo. E' un momento magico".
CAPRIOLA - "A dieci anni giocavo a calcetto, facevo gol e facevo capriole. Già da piccolo mi allenavo".
INTER - "Stiamo vivendo un momento un po' così e può capitare. Nella mia carriera ne ho vissuti tanti. All'inizio abbiamo vinto quattro partite su quattro e stava andando tutto alla grande, poi abbiamo avuto qualche incidente di percorso, ma niente di irrisolvibile. Finiamo alla grande ed andrà tutto bene".
CANTO - "Ho dedicato una canzone a mia moglie, anche se in realtà non so cantare tanto bene. Anche nel calcio molti si cimentano pur non essendo campioni. Ero spinto dal sentimento e comunque non era dedicata a Mazzarri... (sorride ndr)".
EPISODI A SFAVORE - "Ogni tanto esce questo argomento, ma non possiamo appoggiarci su questa cosa. Dobbiamo fare molto di più e pensare oltre. Per fortuna adesso ci hanno dato un rigore, così possiamo pensare ad altro".
OTTIMISMO - "In questi due mesi ho visto tanta qualità, anche da parte di chi non gioca tanto. Questo gruppo ha tante possibilità e sono convinto di non aver dato il massimo a causa di alcuni problemi, che ora sono passati. Ho la sensazione che le cose andranno meglio".
MILITO - "Il rigore sbagliato? Nel calcio ci sono momenti in cui le cose vanno male, anche se dai tutto ciò che hai e non puoi farci nulla. Lui è uno dei rigoristi. Io sono andato in direzione del pallone perché volevo calciare anche io, ma lui ha preso il pallone con decisione ed alla fine è stato più veloce ed ha calciato lui".
LAZIO - "Mi attacco facilmente alle persone. Anche qui a Milano, sono stato un mese in albergo, c'era un ragazzo che mi veniva a portare il pranzo e subito mi sono affezionato a lui. Cos'è per me la Lazio? Igli Tare ha convinto tutti per portarmi via dal San Paolo. Hanno creduto in me, mi hanno dato maggiore visibilità e devo dire semplicemente grazie a tutti quanti per l'occasione che mi hanno dato. Lotito? Da quando sono arrivato non ho mai potuto capire da dove arriva l'astio nei suoi confronti, spero che passi. A Roma ho avuto tanta considerazione anche dai romanisti. A Milano pensavo che fossero meno attaccati al calcio, ma invece c'è molto calore anche qui. L'Italia è fatta così".
THOHIR - "Con lui parlo in inglese. E' simpatico. L'ho incontrato per tre volte e mi è piaciuto il suo approccio con noi calciatori. Primo acquisto? Sono molto contento perché il trasferimento è arrivato nel momento giusto della mia carriera. Mi sento a mio agio e so di poter dare il mio contributo per poter riportare l'Inter nel posto in cui merita".
CIBO - "A Milano ho trovato tanti buoni ristoranti brasiliani, ma non ho ancora potuto apprezzare la cucina milanese".
MONDIALE - "Spero vinca il Brasile. L'Italia è una squadra con tradizione, quando ci sono le competizioni importanti esce sempre allo scoperto. Tutti la temono".
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