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Inter, AAA cercasi regista a basso costo: ecco 3 profili che potrebbero piacere

L’Inter e il regista di centrocampo: un binomio che i nerazzurri sperano possa diventare, prima o poi, matrimonio. Dall’addio di Thiago Motta la società nerazzurra insegue un profilo simile, invano però. Sono arrivati Medel, Felipe...

Fabrizio Longo

L'Inter e il regista di centrocampo: un binomio che i nerazzurri sperano possa diventare, prima o poi, matrimonio. Dall'addio di Thiago Motta la società nerazzurra insegue un profilo simile, invano però. Sono arrivati Medel, Felipe Melo, Brozovic, Kondogbia, Kuzmanovic. A lungo Kovacic è stato provato in quel ruolo, senza buoni risultati. In un Parma-Inter persino Ricky Alvarez fu adattato a regista, ma non era il suo ruolo. Tanti nomi, pochissimi risultati. Fino alla rassegnazione, al centrocampo muscolare e di interdizione. Un po' di qualità nella zona centrale del campo, però, servirebbe parecchio. Lo sanno gli addetti ai lavori e lo sa pure Ausilio, che in conferenza stampa poco tempo fa ha ammesso di volere un centrocampista simile, ma quei pochi che ci sono sono impossibili da prendere, che sia per il prezzo o per l'incedibilità imposta dal club cui appartengono. FcInter1908.it qualche idea cel'ha: sarebbe facile fare i nomi di Modric e Thiago Alcantara, ma purtroppo i prezzi dei loro cartellini sono noti. L'obiettivo è quello di individuare profili futuribili e arruolabili, "valore di transfermarkt.it permettendo".

  • MILAN BADELJ - Croato classe 1989. Il nome non piacerà ai tifosi nerazzurri, ma il rendimento promette di essere inversamente proporzionale all'incompatibilità di un calciatore dell'Inter che si chiami Milan. Esplode alla Dinamo Zagabria, poi 2 anni ad Amburgo in Bundesliga. Prima di passare alla Fiorentina il suo nome viene insistentemente accostato all'Inter, ma non se ne fa nulla. Non è un giovanissimo, ma quest'anno ha dimostrato di essere vera linfa vitale per l'economia dei risultati della Fiorentina. Senza di lui la squadra di Sousa fatica, e guardandolo giocare è facile capire perché: la squadra si adagia ai suoi ritmi, scanditi da giocate d'ordine con gran tempo di gioco. Un metronomo che cancellerebbe il caos tattico che a volte viene rimproverato alla squadra di Mancini. Il suo agente ha già detto che non rinnoverà con i viola per motivi sia economici che di prestigio. Se l'Inter cerca un profilo come il suo, potrebbe e dovrebbe tornare alla carica. Considerando anche che secondo transfermarkt costa solo 7 MILIONI
  • LEANDRO PAREDES - Nato a San Justo, in Argentina, il 29 giugno 1994. Cresce nelle giovanili del Boca Juniors, laddove gli occhi degli osservatori nerazzurri sono sempre vigili. Tuttavia, ad acquistarlo in Europa con lungimiranza è la Roma. Un periodo di ambientamento condito da qualche presenza, poi il prestito al Chievo, quando Leandro è ancora considerato un trequartista. Ad Agosto la svolta: qualcuno dice che l'Inter l'abbia chiesto alla Roma, ottenendo un secco NO come risposta. I giallorossi lo prestano all'Empoli di Giampaolo, che gli inventa il nuovo ruolo: regista. I risultati sono straordinari. Prestazioni super, qualità da 10 ed esperienza da 4, tackle da intenditore e lanci da inventore. Secondo transfermarkt costa 5 MILIONI, ma la paura è che se l'Inter dovesse riprovarci, dopo l'annata di Empoli, potrebbero non bastare.
  • MAHMOUD DAHOUD - L'ultimo in ordine di fama ma non di talento è lui: tedesco nato in Siria, classe 1996. Ha 20 anni ma è già titolare fisso e perno del centrocampo del Borussia Monchengladbach. La Nazionale tedesca arriverà presto, e si presume anche le attenzioni delle big europee. Per questo bisognerebbe anticipare la concorrenza ed approfittare di un prezzo che, stando a transfermarkt, è ancora accessibile (8 MILIONI). Ha giocato tutte e 6 le partite del girone di Champions, comprese le 2 contro la Juventus che ha messo gli occhi su di lui. E' anche abbastanza duttile, potendo giocare sia da regista arretrato che da trequartista, un po' come Paredes. Se doveste "beccare" qualche partita dei bianconeroverdi in tv concentratevi su di lui, soprattutto se siete degli esteti del calcio. Abile nel giocare di prima, in verticale. Sapiente quando c'è da far girare palla e riorganizzarsi. Insomma, un regista che farebbe al caso di questa Inter.