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Inter, traguardo importante ma un campanello distrae Conte. Mercato ancora aperto?

L'analisi di Fcinter1908.it all'indomani della vittoria dei nerazzurri in Coppa Italia contro la Fiorentina

Daniele Vitiello

L’Inter torna a vincere e spera di essersi messa alle spalle il momento poco brillante. La semifinale di Coppa Italia è un obiettivo importante centrato dagli uomini di Conte, che puntano ad alzare nuovamente trofei dopo anni di digiuno. Ieri sera al Meazza, complici le diverse assenze, la squadra si è presentata con una veste tattica differente, che però potrebbe tornare utile in futuro, quando l’inserimento di Eriksen sarà completato. Intanto la marcia è ripresa e la testa deve tornare al campionato, sperando di recuperare pedine dall’infermeria in vista della trasferta di Udine di domenica prossima. Senza dimenticare che il mercato, nonostante le parole di Marotta, potrebbe riservare ancora una sorpresa. In particolare per il reparto avanzato, considerando che la prestazione incolore di Sanchez potrebbe rappresentare un campanello d’allarme in viale della Liberazione.

PRIMA ALLA SCALA – Nella notte del debutto di Eriksen (a gara in corso, al posto di Sanchez), Nicolò Barella ha rubato la scena con una prestazione autorevole. Sua la perla, fantastica come quella rifilata al Verona, che ha indirizzato e deciso la partita dopo una fase interlocutoria. Benedetti ancora una volta quei 45 milioni versati dall'Inter al Cagliari ad agosto, tanto quanto i 20 al Tottenham per Eriksen stesso. Il danese ha già fatto vedere quanto può essere determinante nell’ultimo passaggio e la sua qualità gli permetterà di rifornire con generosità sia Lukaku che Lautaro, inserendosi nell’alchimia creata dai due fino a questo momento. Entrambi verranno trattati allo stesso modo. Saprà farsi voler bene ed eviterà gelosie tra il belga e l’argentino, il cui feeling sarà ancora prezioso almeno fino a fine stagione.

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