Un Antonio Conte molto deluso si è fermato ai microfoni di DAZN dopo Inter-Bologna di oggi: "C'è poco da dire, anche perché è abbastanza chiaro quello che è successo. Tutti dobbiamo prenderci delle responsabilità. Io per primo da allenatore e i calciatori dopo di me. Abbiamo regalato la partita, non è la prima volta. Sta succedendo spesso. Sicuramente ci sono delle situazioni e delle valutazioni che si devono fare".
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Inter, Conte: “Partita regalata, ora tutti sotto esame. I calciatori si facciano delle domande”
Le parole dell'allenatore nerazzurro dopo la sconfitta di oggi contro il Bologna
Il rigore sbagliato ha spento la luce.
"Mi viene difficile da spiegare. In 11 contro 10, sei in vantaggio e sbagli un rigore, ma rimani comunque in controllo del gioco. Non è la prima volta, delle domande me le faccio e se le devono fare anche i calciatori".
18 punti persi da situazione di vantaggio. Come mai?
"Io sono il primo responsabile e quotidianamente mi faccio domande e cerco risposte tramite il lavoro. Da qui alla fine della stagione ognuno di noi dovrà dimostrare di meritare di stare nell'Inter. Vale per l'allenatore e per tutti i calciatori. Se c'è un progetto vincente e c'è voglia di tornare a vincere, bisogna capire se l'allenatore e i calciatori sono quelli giusti per vincere. Sarà un esame per tutti quanti da qui alla fine, dovremo cercare di dare tutto quello che abbiamo, sapendo di essere in discussione".
Lautaro era il rigorista designato?
"Sono cose che preferisco rimangano nello spogliatoio. I dettagli spostano le situazioni. Mi auguro che nei miei giocatori scorra anche l'1% del veleno che scorre nelle mie vene. Sarebbe un buon punto di partenza".
Coltivi ancora speranze scudetto?
"Dopo partite del genere e dopo aver regalato punti, diventa difficile. Bisogna chiudere il discorso Champions quanto prima e sbagliare meno possibile. Siamo tutti sotto esame, dobbiamo dimostrare se possiamo tutti partecipare ad un progetto vincente. Iniziando dall'allenatore e finendo all'ultima persona che lavora all'Inter".
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