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Conte: “A mente fredda valuteremo futuro Inter. Con o senza di me. Alla proprietà dico…”

L'allenatore nerazzurro ha analizzato i motivi della sconfitta per mano del Siviglia

Eva A. Provenzano

È una di quelle sconfitte che bruciano. Per un po'. E fanno male. Ma aiutano a crescere probabilmente. Non c'è nulla da buttare se si pensa che una finale è pur sempre un'occasione. E da una delusione si può ricominciare, con la stessa passione di prima. Forse anche di più. L'Inter deve crescere ancora e ha le armi per farlo già nella prossima stagione. A quella si pensa da domani perché il bello del calcio è che non finisce niente anche quando è finita. Si ricomincia, il giorno dopo. Ci si rialza in qualche modo. Starà a Conte, che odia perdere e lo dice sempre, trarre le considerazioni più giuste dopo questa serata. Dice che si prenderà del tempo per decidere del suo futuro, per poi parlare con la società nerazzurra, a mentre fredda. Ai microfoni di Skysport, alla fine della finale persa 3 a 2 contro il Siviglia, ha come sempre parlato senza giri di parole e sembra aver detto parole definitive, al di là della riflessione che farà con i dirigenti nerazzurri:

-Dove nasce il rimpianto di questa partita? 

La partita è stata dura ed equilibrata. Nel secondo tempo l'episodio poteva spostare la partita. Avevamo avuto occasioni noi, poi abbiamo avuto l'episodio sfortunato di Romelu e lì diventa difficile. Il Siviglia stava abbassando intensità e qualità nel palleggio. Il rimpianto arriva fino ad un certo punto. Penso che i ragazzi abbiano dato tutto quello che avevano con giocatori di esperienza che hanno vinto già questa competizione e alla fine l'esperienza loro ha spostato l'ago della bilancia. 

-Che certezze dà questa esperienza?

Il fatto che questi ragazzi hanno lavorato tanto e sono cresciuti. sono arrivati a giocarsi una finale. Tanti erano alle prime esperienze. Tra CL ed EL tanti giovani si sono presi una buona dose di esperienza sapendo di aver giocato già una finale che è tanta roba anche dal punto di vista.  

-Per la prossima stagione sarà importante un confronto con Zhang e la società, visto quello che avevi dichiarato? 

Adesso noi dobbiamo rientrare a Milano, prenderci qualche giorno di riposo. Poi a mente fredda ci incontreremo ed è giusto così. Si farà una disamina della stagione di tutto in maniera serena, cercheremo di pianificare eventualmente il futuro dell'Inter con me o senza di me, ecco. 

-Non è secondario...

Non penso che lo dobbiate dire voi. 

-Era una domanda...

Io non lo so. È stata una stagione dura, giusto prendersi qualche giorno e affrontare tutto, prendere la decisione migliore nella massima cordialità con tutti. Non c'è assolutamente astio, ci sono vedute diverse, si faranno valutazioni, è stata annata dura e capiremo bene, in maniera molto serena. È stata un'annata bellissima per essere allenatore dell'Inter, è stata un'esperienza bella e importante su tutti i punti di vista. Ne è valsa la pena, ringrazierò sempre per l'opportunità che mi è stata data. 

-Resti all'Inter quindi e sei sereno?

Il mio punto di vista non lo conoscete, lo dirò a mentre fredda in un confronto, dopo aver smaltito la fatica. È giusto costruire cose importanti ma nel migliore dei modi. È stata esperienza incredibile, ne è valsa la pena. Significa tutto e niente. L'ambiente mi ha accolto al di là delle aspettative, ho dato tanto e ho ricevuto tanto dai miei giocatori. Ecco perché ne è valsa la pena. Dobbiamo recuperare energie, poi è giusto si facciano considerazioni come avete scritto perché poi voi sapete sempre tutto. 

-Nessun rancore e ripartire? 

Ma credetemi, non c'è nessun rancore. È una questione di punti di vista e situazioni che ho affrontato che non mi sono piaciute, nel rispetto di tutti. Io ho anche una famiglia e devo capire se viene prima il calcio o la famiglia. A tutto c'è un limite, il mio limite arriva in base a situazioni che chiariremo. Senza problemi, sarò sempre grato a chi mi ha fatto venire all'Inter e mi ha permesso di fare un percorso tosto sotto tutti i punti di vista. Ho detto quello che pensavo, non farò passi indietro, le parole mie le conoscete bene. Se si può migliorare si migliorerà. 

-Ma c'entra la gestione del gruppo?

Bisogna capire se c'è voglia da parte di tutti di passare un'altra annata in questa maniera. Andrò a valutare le situazioni e giustamente faranno valutazioni anche Zhang e i dirigenti su quello che dirò, anche a Marotta. Penso di essere una scelta sua e di Ausilio, erano convinti e li ringrazio. Dopo un anno è giusto capire. È stata dura. So che all'Inter le annate sono dure però a tutto c'è un limite, posso gestire fino ad un certo punto. Ci sono risvolti della vita privata e se devono essere intaccate quelle allora non va più bene. 

(Fonte: Skysport)

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