copertina

Inter, hai 5 gioielli. Pioli può sbizzarrirsi, ma è impossibile la convivenza tra…

Il tecnico emiliano può contare sull'abbondanza a centrocampo, un reparto che presenta molta duttilità,

Alessandro De Felice

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport evidenzia l'abbondanza nerazzurra nel reparto di centrocampo e spiega come Stefano Pioli possa davvero sbizzarrirsi con uomini e moduli a seconda delle partite che dovrà affrontare.

I CINQUE GIOIELLI - "Le parole di Stefano Pioli in vista di Palermo inquadrano bene la situazione del nuovo centrocampo nerazzurro. Il tecnico ora ha a disposizione cinque gioielli (di cui 4 nati dal 1992 in poi) più un jolly di lusso per disegnare la mediana a seconda di avversario, condizione e sensazioni del momento. L’idea di base è che l’ex Lazio nel 4-2-3-1 vuole che attacchino almeno in cinque con tre centrocampisti dal 1’, di cui uno avanzato che però può anche abbassarsi a comporre un 4-3-3. Melo è uscito, Gnoukouri (non convocato per Palermo) pure. Con Brozovic, Gagliardini, Kondogbia, Banega, Joao Mario e Medel - che Pioli vede più difensore ma rimane un gran puntello anche davanti alla linea - ci si può davvero sbizzarrire.  Il croato, out col Chievo per squalifica e in campo solo nel finale col Bologna, può fare l’interno, l’esterno (anche offensivo) e appunto il trequartista, visto che sa inserirsi e vede la porta".

L'INEDITO E QUELL'ERRORE ALL'ANAGRAFE - "L’abbondanza in mezzo poi è legata all’inserimento immediato di Gagliardini, che fa venire il dubbio che all’anagrafe di Bergamo qualcuno abbia sbagliato la sua data di nascita. Ha 22 anni ma è già un pilastro e malgrado i 210’ in campo nell’ultima settimana oggi stringerà i denti. La coppia con Brozo è un inedito, ma giova ricordare che già nel suo primo allenamento alla Pinetina Pioli lo provò sempre con il croato, che pure era squalificato per il match successivo".

UNA CONVIVENZA IMPOSSIBILE - "Lo stesso Gagliardini può fare anche la mezzala, quindi l’unico con la zolla obbligata in mezzo al campo è Medel, mentre la convivenza cui Pioli ha fatto capire di non credere è quella tra Banega e Joao, entrambi troppo offensivi. Il portoghese può essere abbassato soltanto a gara in corsa, per inserire un attaccante in più se serve rimontare. Banega per contro garantisce geometria ma spesso non ha l’intensità necessaria. Lui però è un genio a far correre il pallone. E ora che iniziano a correre i compagni può diventare un valore aggiunto non da poco".

tutte le notizie di