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Conte accende il primo incendio in casa Sarri. Inter-Juve è già cominciata, l’arena è pronta…

Primi frecciatine tra i tecnici di Inter e Juve, il derby d'Italia inizia a pesare in questa Serie A

Andrea Della Sala

L'Inter ha conquistato la terza vittoria su tre gare in campionato conquistando in solitaria il primo posto in attesa del Torino che giocherà questa sera. Nel pomeriggio la Juve aveva pareggiato in casa della Fiorentina e nel post partita Sarri aveva lamentato difficoltà nel giocare col caldo del pomeriggio rispetto a chi aveva giocato la sera. Conte in conferenza stampa, dopo la vittoria con l'Udinese, non le ha mandate a dire: «Sarri dice che chi gioca la sera è avvantaggiato? Io non mi voglio mettere a dire niente, sennò dovremmo tirare fuori i bilanci e gli stati patrimoniali. Diciamo che qualcuno deve stare tranquillo e sereno perché sta dalla parte forte».

"Quel qualcuno è Sarri, la parte forte la Juventus. Conte forse sospetta che a Torino ci sia un po’ di benzina nell’ambiente - tensione da sorpasso, strascichi di mercato o esclusioni dalla Champions – e con quel fiammifero spera di generare il primo incendio. Sembra una citazione di Mourinho, il mito interista, il più bravo in epoca moderna a usare la comunicazione per mandare messaggi ai suoi giocatori e agli allenatori avversari. La conclusione è presto scritta: sabato probabilmente è cominciato il campionato, dopo un cronoprologo di due settimane. Il grande tema della stagione ora è sul tavolo: Juve contro Inter, le antiche rivali, il derby d’Italia a cento anni dalla nascita di Gianni Brera", spiega La Gazzetta dello Sport.

SARRI - "Saranno costretti a farlo il 6 ottobre, San Siro, scontro che più diretto non si può, già li si capirà un po’ di più della corsa scudetto. Inter-Juve è lontana tre settimane, Sarri e Conte oggi hanno altri pensieri – la Champions League è dietro l’angolo – ma presto torneranno a far fischiare le orecchie al rivale. Sarri apparentemente ha più lavoro perché la Juve è un cantiere e il suo calcio sembra scomparso, rapito dalla pausa nazionali. In venti giorni dovrà ritrovare brillantezza nella corsa, cattiveria nell’aggressione e sicurezza nel palleggio, a Firenze incerto. La sua speranza, con un gioco di prestigio, è prendere la squadra della prima ora di Juve-Napoli e teletrasportarla a San Siro. Il resto lo faranno gli uomini: Ronaldo non ancora al suo livello da fenomeno, Dybala sepolto in panchina, De Ligt incerto, magari Higuain o Bernardeschi".

CONTE - "Conte ha dalla sua l’entusiasmo travolgente per la partenza lanciata. E risposte positive dal gruppo che vanno oltre il risultato, oltre le tre vittorie consecutive in campionato. Il gol di Sensi all’Udinese, su assist di Godin, è la certificazione del lavoro settimanale che approda in partita. E l’Inter ha mostrato di saper assorbire almeno un’alternativa tattica al 3-5-2, cosa che tranquillizza l’allenatore: il 3-4-2-1 è modulo che tornerà buono anche più avanti, magari contro avversari che si annunciano chiusi. Ora l’obiettivo è allargare il più possibile la base di lavoro, ecco perché ci sarà spazio per molto turnover, a cominciare dallo Slavia Praga. Venti giorni tondi tondi, preparare l’arena please. Una certezza, nel frattempo: non mancheranno altri fiammiferi lanciati qua e là", chiude La Gazzetta.

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