La stagione si è conclusa da poco e si lavora già per la prossima. Sicuramente in questa finestra di mercato l'Inter non farà una rivoluzione come quella della scorsa estate, ma per rinforzare la squadra - oltre all'arrivo di Banega ed Eder - sarà indispensabile vendere.
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L’autofinanziamento è la regola, ma l’Inter vuole tre innesti. Il bilancio e le casse…
L'Inter lavorerà sul mercato in entrata, ma soltanto con autofinanziamento. La società punterà ad ottenere un tesoretto con gli esuberi.
L'ideale sarebbe non toccare la base costituita dai punti fermi di quest'anno, ma far cassa con chi non rientra nel progetto - come sottolineano a Sky - per investire su un terzino di qualità, un centrocampista - e per Mancini Touré resta colui che può fare la differenza- e un esterno d'attacco (Candreva è il giocatore in cima la lista).
Sicuramente ciò - secondo l'emittente televisiva - renderebbe la rosa più competitiva, ma anche Mancini ritroverebbe l'entusiasmo.
Per autofinanziarsi l'Inter dovrebbe rinunciare a recenti acquisti ed esuberi: Jovetic ed Eder avrebbero un valore complessivo intorno ai 30 mln, Santon e Dodò porterebbero nelle casse nerazzurre un tesoretto da 11 mln. Anche Ranocchia è sul mercato, mentre Telles e Ljjaic non verranno riscattati e alleggeriranno il bilancio dai rispettivi ingaggi. Inoltre la società potrebbe sacrificare uno tra Melo e Medel, con il cileno che ha più mercato, ma è utilissimo anche in difesa. Handanovic, inoltre, garantirebbe un'entrata non inferiore a 15 mln. I cedibili, nell'ipotesi in cui trovassero adeguata sistemazione, garantirebbero all'Inter circa 60 mln da reinvestire.
"L'autofinanziamento è la regola visto che a giugno 2017 il bilancio dovrà chiudersi in parità e la stagione con il ritorno in Champions, questo resta l'obiettivo", hanno concluso a Sky.
(Fonte: Sky Sport)
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