Campione d'Italia Primavera con l'Inter il 31 maggio, con tanto di fascia da capitano al braccio, e in gol alla prima partita tra i professionisti: sembra l'inizio di una grande storia, quella di un giovane pronto a muovere i primi passi nel calcio "dei grandi" con le stimmate del predestinato. Eppure, il 2022 di Mattia Sangalli si è chiuso come peggio non poteva: una sola, misura presenza in tutta la prima parte della stagione 2022/23, e un percorso di crescita che deve ancora cominciare.
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Gol all’esordio tra i pro, ma a Lecco non gioca mai: Inter, recupera Sangalli
Prestito a Lecco fallimentare
—Nato e cresciuto nel settore giovanile dell'Inter, Sangalli ha chiuso il suo percorso con la maglia nerazzurra (unica mai indossata) come meglio non avrebbe potuto: da capitano della formazeione Primavera campione d'Italia. Una storia da sogno, un esempio di abnegazione e sacrifici che lo hanno portato a ricoprire un ruolo da protagonista in tutte le categorie del vivaio e a sfiorare l'esordio in Prima Squadra. In estate, nel momento in cui bisognava lasciare Milano per spiccare il volo tra i professionisti, la scelta di trasferirsi in prestito al Lecco, in Serie C: una decisione che, a posteriori, si è rivelata totalmente sbagliata.
In riva al lago disputa una sola partita, il 5 ottobre, in occasione della sconfitta contro la Juventus Next Gen di Coppa Italia, nella quale va anche in gol. Nemmeno il cambio di allenatore, da Tacchinardi a Foschi, cambia le cose: il centrocampista classe 2002 rimane costantemente seduto in panchina, e non gioca nemmeno un singolo minuto in gare ufficiali.
A gennaio si cambia
—Inevitabile, a questo punto, un cambio di squadra a gennaio. L'Inter ha dimostrato di credere in Sangalli, come dimostra il rinnovo fino al 30 giugno 2025 firmato a marzo, e non può permettersi di lasciare uno dei propri giovani più interessanti in naftalina per una stagione intera, nell'anno probabilmente più difficile e impegnativo per i ragazzi, quello del salto tra i professionisti. A Lecco la musica non cambierà con il nuovo anno, come affermato da tecnico e dirigenza: chi non ha trovato spazio è libero di cercarsi una nuova squadra. A Sangalli il compito non facile di voltare pagina e di ripartire da zero; alla società nerazzurra e al suo entourage quello di trovare una sistemazione idonea nel quale permettergli di dimostrare il proprio valore.
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