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Inter, San Siro vota Icardi ma la tregua è fino a giugno. Rimarrà deluso chi si aspettava…

La Gazzetta dello Sport analizza il ritorno a San Siro di Mauro Icardi

Gianni Pampinella

63 giorni dopo, Mauro Icardi è tornato a calpestare l'erba di San Siro. L'ex capitano nerazzurro ha giocato una buona partita contro l'Atalanta, ma quello che attendevano un po' tutti era l'accoglienza che i tifosi nerazzurri gli avrebbero riservato. "Il pubblico ha emesso il suo verdetto e non è stato certo un plebiscito. Ma se fossimo a un’elezione, sicuramente Icardi avrebbe in mano la maggioranza. La Curva Nord ha mantenuto la sua posizione, anticipata con due comunicati: «Icardi no». E lo ha subito ricordato al numero 9, dedicandogli un caloroso «mercenario» al via e poi urlando – in modo fin troppo colorito – cosa pensa di lui. Ma è in quel momento che il resto dello stadio è entrato in scena, subissando di fischi il malessere della curva", si legge sulla Gazzetta dello Sport. "Un modo chiaro per dire a tutti «Tifiamo l’Inter, pensiamo alla maglia». Perché il ritornello che si canta da queste parti è ormai un tormentone e suona più o meno così: «Tutti uniti fino a giugno per l’Inter e per la Champions, poi ognuno andrà per la sua strada»".

LE PAROLE DI MAROTTA - "Chi si aspettava qualcosa di diverso, magari sotto forma di parole concilianti a spazzar via le nubi sul futuro di Icardi, beh, sarà rimasto deluso. La linea della società resta immutata e l’orizzonte dell’Inter è fermo a giugno. «Oggi è un giocatore dell’Inter e deve giocare nel migliore dei modi – ha sottolineato l’a.d. Beppe Marotta –. Fermiamoci a questa considerazione. Valutiamo il presente, parliamo del presente, per il futuro c’è tempo». Parole chiare, non interpretabili. Come quelle relative alla sua maturità: «Deve crescere e fare esperienza, come tutti i 26enni. Ci siamo passati tutti, anche io. Poi bisogna dare la giusta inquadratura a un giocatore che ha delle grandi qualità e deve metterle al servizio della sua squadra, che è l’Inter». Deve ritrovare il gol su azione, che a San Siro manca dal derby di andata. È quello che gli chiede la squadra oggi, è il motivo per cui il mondo nerazzurro ieri ha votato per lui. La richiesta dei suoi «elettori» è chiara e punta ai suoi gol per tornare in Europa. Poi una volta centrato l’obiettivo, o si ama l’Inter o tanti saluti".

(Gazzetta dello Sport)

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