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ANALISI

Inter, il ruggito smaschera una bugia. La squadra eviti il peccato imperdonabile

Udinese Inter analisi

L'analisi di Fcinter1908.it dopo la vittoria dei nerazzurri di Inzaghi ieri pomeriggio in casa dell'Udinese

Daniele Vitiello

Evidentemente mentivano, sapendo di mentire. L'Inter ieri a Udine ha dimostrato, a chi in queste settimane ha cercato questo ed altri pretesti, che una squadra di vertice può gestire la pressione pur giocando dopo la diretta concorrente. Sembrava fosse impossibile, fuori portata per qualsiasi rosa. Eppure, i nerazzurri, reduci tra l'altro dal tonfo di Bologna che non ha di certo addolcito il clima della vigilia, hanno portato a casa una gara importantissima, sbloccata subito e condotta con personalità, appena pochi minuti dal fischio finale di Milan-Fiorentina. L'erroraccio di Terracciano avrebbe potuto tagliare le gambe alla squadra di Inzaghi, così non è stato e questa è la vera grande notizia che l'allenatore attendeva. Il gruppo non ha mollato e guai se lo avesse fatto: tutto è ancora in gioco.

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Non ce lo inventiamo noi. E' il campionato che col susseguirsi di continua a sussurrarlo all'orecchio degli interisti. L'Udinese veniva dal poker rifilato alla Fiorentina, è tra le squadre più in forma del campionato, sembrava potesse annientare definitivamente i sogni scudetto di un'Inter tramortita dalla caduta del Dall'Ara. Eppure a fine primo tempo alla Dacia Arena sembrava non esserci già partita. Le insidie fino al fischio finale non sono mancate, complici assenze e stanchezza, ma il risultato che serviva è arrivato. Nulla vieta di pensare che da qui alla fine le buone notizie possano giungere anche da altri campi. Per questo, però, l'Inter deve fare il suo dovere fino al termine della stagione. Davanti alla bandiera a scacchi, non ci sarà indulgenza se il carico di rimpianti dovesse aumentare.

Tre curve in campionato, più la finale di Coppa Italia, ad impreziosire un ultimo scorcio che l'Inter ha voluto fortemente. Al netto dei cali e delle difficoltà, nessuno ha regalato nulla ad Handanovic e compagni. Vincere o perdere, farà tutta la differenza del mondo, ma il momento di tirare le somme non è ancora arrivato. Con la Supercoppa in bacheca e il superamento della fase a gironi di Champions League, è proprio quello che in viale della Liberazione ci si augurava ad inizio stagione nella più rosea delle aspettative. Avanti così.

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