Non bastano e non devono bastare due brusche frenate per buttare all'aria quanto prodotto fino a qui: necessario dimostrare quanto Udinese e Sassuolo siano solo incidenti di percorso e non l'inizio di una caduta verticale. Dopodomani l'Inter è chiamata ad una prova difficile, ma essenziale per capire il carattere di questa squadra: il derby con un Milan in piena crisi. Si legge sulla Gazzetta dello Sport, infatti: "Quanto di più distante da un Clasico si possa immaginare. Ma pure sempre un derby, a San Siro, con la novità supplementare del contorno natalizio. E in più una gara secca, che lascerà un eliminato sul campo. Per chi perde, fra Milan e Inter, sarà una mazzata, ben al di là dell'importanza che allenatori, dirigenti e in fondo anche tifosi danno alla Coppa Italia. Il quarto di finale di mercoledì 27 si è caricato di un ulteriore peso in queste ultime due settimane di digiuni: si affronteranno due squadre incapaci di mettere insieme un singolo punto sui 12 disponibili negli ultimi due turni. Milan e Inter, partite con l'obiettivo dichiarato di tonare fra le quattro grandi che avrebbero giocato la Champions il prossimo anno, si affrontano nel torneo minore nel momento più difficile delle rispettive stagioni".
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Inter, successo nel derby un imperativo: evitare il terzo KO ed essere pronti per la Lazio
Per i nerazzurri due partite chiave per il prosieguo della stagione
I due KO consecutivi hanno inevitabilmente condizionato l'umore dei tifosi nerazzurri: prima si guardava il Milan con manifesta soddisfazione, soprattutto dopo il mercato sfavillante dei rossoneri, tramutatosi poi in un insuccesso, mentre gli stessi nerazzurri faticavano ad operare, tra Fair Play Finanziario e limitazioni proveniente dalla Cina. I risultati piano piano sono arrivati e la posizione in classifica rende giustizia ad un ottimo lavoro svolto fin qui da Luciano Spalletti. Dopo la sfida con il Pordenone, però, vengono alla luce le prime incertezze, che poi portano alle sconfitte con Udinese e Sassuolo. "La squadra imbattuta per 16 turni ne perde due di fila, ricordando altre edizioni nerazzurre scioltesi "nell'acido" delle prime sconfitte. Per questo fermare l'emorragia col Milan, nell'unica coppa stagionale, diventa un'imperativo. Un "triplete" di sconfitte sarebbe il modo peggiore di presentarsi allo spareggio Champions con la Lazio. E potrebbe innescare reazioni a catena da incubo", conclude La Gazzetta dello Sport.
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