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Juric: “Vi svelo come nacque l’operazione Longo. Romanò e Faraoni…”

Ivan Juric, ex tecnico della Primavera del Genoa, ed ex assistente di Gasp ai tempi dell’ Inter, in un’intervista rilasciata al quotidiano IlSecoloXIX, ha parlato di Samuele Longo, e dei tanti giovani talenti nerazzurri che in un modo...

Francesco Parrone

Ivan Juric, ex tecnico della Primavera del Genoa, ed ex assistente di Gasp ai tempi dell' Inter, in un'intervista rilasciata al quotidiano IlSecoloXIX, ha parlato di Samuele Longo, e dei tanti giovani talenti nerazzurri che in un modo o nell'altro potrebbero vestire la casacca rossoblù. Juric, conobbe il bomber classe '92 di Valdobbiadene nel 2011, proprio quando era alla guida tecnica della Primavera dei Grifoni.

Come nacque l’opzione Longo?

«Mi venne proposto dai dirigenti, non lo conoscevo perché aveva giocato poco nell’Inter. Dopo mezz’ora di allenamento ci siamo guardati e siamo stati tutti concordi nella sensazione di aver davanti un giocatore di grande prospettiva».

Prima gara con il Piacenza, esordio con gol...«Ci ha dato una mano nel raggiungere la fase finale.Ha tanta voglia di lavorare, di migliorarsi. Ogni giorno si fermava ad allenarsi, oltre fine seduta».

Prima punta o esterno?«Si sente una prima punta, ho sempre cercato di schierarlo in quella posizione. Spalle alla porta se la cava bene, lo ha dimostrato anche nel derby in cui ha segnato tre gol».

Centravanti ma non solo...«Ha una grande progressione, per cui può fare anche l’esterno. Ha bisogno però di spazio, se no meglio primapunta».

Meglio subito al Genoa oppure in prestito in qualche club di serie B? «Non lo so, dipende dalla situazione. Di sicuro al Genoa potrebbe essere utile. Un po’ come è avvenuto due anni fa con Destro. Era appena uscito dalla Primavera, in rossoblù giocò parecchiepartite. Il loro può essere destino simile, hanno grande talento, anche se con caratteristiche diverse».

Come sono andati gli altri suoi ragazzi della Primavera?«Li ho seguiti, qualcuno ha fatto bene altri meno. Boakye, ad esempio, poteva fare di più ma forse èstato penalizzato dal fatto che la sua squadra aveva un atteggiamento soprattutto difensivo. E poi Masahudu e Sturaro che erano aggregati alla prima squadra. In generale, è importante il lavoro che hanno fatto negli anni Sbravati eDonatelli».

Dall’Inter potrebbero arrivare altri giovani, ad esempio Romanò. Che ne pensa?«Lo conosco bene,quando ero al Genoa volevamo prenderlo in qualche scambio. Una mezzala che s’inserisce, uno alla Marco Rossi. Bel giocatore».

E Faraoni?«Bravo anche lui. Bisogna fare come il Borussia Dortmund, qualche giocatore di esperienza e poi tanti giovani che hanno motivazioni e voglia. Il Genoa lo ha già fatto negli anni scorsi, basta pensare a Criscito e Bocchetti».