Una media-punti alla guida dell'Inter di 2,22 a partita, con 40 punti totalizzati in 18 gare. Un dato che, proiettato sulle 38 di un intero campionato, porta a un totale di 84 punti. Sono questi i numeri di Leonardo sulla panchina nerazzurra: niente male, soprattutto se si tiene tra l'altro conto che l'anno scorso lo scudetto è stato vinto a 82 punti.
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Leo: “Sarei il primo a dire si a Mourinho. Con lui c’è rispetto delle posizioni”
Una media-punti alla guida dell’Inter di 2,22 a partita, con 40 punti totalizzati in 18 gare. Un dato che, proiettato sulle 38 di un intero campionato, porta a un totale di 84 punti. Sono questi i numeri di Leonardo sulla panchina...
Mentre questi numeri vengono snocciolati durante la conferenza stampa della vigilia di Inter-Lazio, Leonardo ascolta e poi si lascia andare a un sorriso: "Sono bei numeri, a cui non avevo pensato. Sicuramente sono state fatte tante belle cose, di cui non mi sono certo dimenticato, ma poi ci sono state anche delle sconfitte importanti, determinanti, che hanno un po' oscurato questi numeri. Credo che sia anche normale che accada così. Comunque la squadra ha saputo reagire anche stavolta e a Roma, in Tim Cup, si è visto. Il gruppo si è comportato più che bene, ha saputo e sa dare sempre un qualcosa in più".
Su questa conferenza della vigilia incombono poi le domande sul futuro: "Sinceramente - risponde il tecnico nerazzurro - non è questo il momento di pensare al prossimo anno: si sente parlare di rifondazione, di cambiamenti, ma non ci sono oggi dei pensieri specifici su cosa si farà la prossima stagione. Oggi siamo concentrati sugli obiettivi di adesso, è questa la cosa più importante. Non è il momento di stare qui a fare processi, a pensare a chi va e a chi resta".
All'allenatore nerazzurro vengono poi riportate le parole di José Mourinho ("Se l'Inter il prossimo anno ripartisse da Leonardo potrebbe fare molto bene"): "C'è un rapporto forte con l'Inter, con rispetto assoluto di quella che è la mia posizione e quella che è la sua - commenta Leonardo -, credo che sia normalissimo che si parli di José all'Inter, è normale davvero, basta pensare che si parla ancora oggi di quello che ha fatto Herrera... Credo che questo rapporto apra a tante cose, anche se dopo lui ha le sue priorità, quello che sta facendo oggi. Credo che se Mourinho un giorno tornasse all'Inter sarebbe sempre il benvenuto: che sia adesso, che sia tra dieci anni, sarebbe impossibile 'scollegare' questa persona dall'Inter. Quindi anche sognare con questo credo che sia normale, sarei io il primo a dire 'sì, torna'. Non ho di questi problemi. Se lui ha detto queste frasi, credo che sia legato anche al fatto di dare una continuità a un lavoro, ma io come carattere non riesco a pensare a questo. Ho delle cose da fare davanti a me ora, non posso preoccuparmi di quello che sarà il dopo. Io voglio essere concentrato sugli obiettivi di adesso, il resto non mi fa paura, non ho di queste preoccupazioni".
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