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L’Inter pensa a colpi alla Nainggolan: 4 nomi. GdS: “Addio prestiti, una data da segnare”

Il progetto dell'Inter sul mercato è ben definito

Matteo Pifferi

"Non di solo ricavi commerciali vive una società. La sfida più grande che aspetta Zhang è riuscire ad aumentare la competitività della squadra, pur nel rispetto di operazioni che devono restare compatibili con il piano di crescita. In soldoni: l’Inter che a giugno prossimo uscirà dal settlement agreement con l’Uefa, avrà maggiore libertà d’azione sul mercato. Non sarà costretta a inseguire calciatori solo in prestito con diritto di riscatto. Ma allo stesso tempo non batterà la strada del colpo da 80 milioni di euro, per intendersi". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito alle mosse future dell'Inter sul mercato: i nerazzurri hanno posto le fondamenta "per una base di lavoro affidabile da integrare con tre colpi da 25-30 milioni di euro ciascuno, piuttosto che con un unico acquisto top. Nessuna rivoluzione, ma ritocchi mirati per un processo costante: meglio tre Nainggolan che un top player", spiega la Rosea.

Player trading. E' questa la parola che sembra prende sempre più piede in casa Inter. Che, in sintesi, "vuol dire mentalità aperta alla possibilità di vendere anche un big a fronte di grandi offerte", senza dimenticare l'attenzione per i parametri zero come de Vrij e anche Areola, quest'ultimo seguito dall'Inter e considerato in uscita dal PSG. E c'è da sottolineare come il filo con Modric non si sia mai interrotto del tutto. Discorso analogo da fare per Martial che non è in scadenza ma che è in procinto di lasciare lo United. Tra i punti cardine del progetto di Zhang c'è anche l'attenzione per i giovani: rientra in quest'ambito la presenza di Beppe Baresi a Brescia per seguire le gesta di Sandro Tonali, giovane centrocampista classe 2000 delle Rondinelle. "A proposito: a gennaio, anche per questioni di limiti in lista Uefa, sarà difficile aspettarsi ritocchi in corsa. La musica cambierà dal primo luglio: fissare la data, please", chiosa la Gazzetta dello Sport.

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