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Lisandro Lopez: “Sono io che mi devo adattare all’Inter. Spalletti e Icardi…”

Il neo giocatore nerazzurro si è presentato al popolo nerazzurro attraverso il canale Facebook dell'Inter

Eva A. Provenzano

Lisandro Lopez si è presentato ai tifosi interisti tramite Facebook. Queste sono state le sue parole:

Che emozioni hai provato quando hai saputo che ti cercava l'Inter?

Sono contento, speravo che questo sogno si realizzasse. E si è realizzato.

- Quando hai capito che stavi arrivando all'Inter? 

Tutto è stato molto veloce, mi sono accorto quando il mio agente mi ha detto che era andato tutto bene.

-Hai un modello come difensore?

Ho due idoli: Demichelis e Samuel, che è stato importante anche all’Inter. Aveva grande grinta e spirito di sacrificio.

-Cosa significa per te essere arrivato all’Inter?

E’ uno dei migliori club del mondo e sognavo di arrivare qui.

-Primesensazioni?

Sono contento di quello che ho visto finora, mi sembra ci sia grande umiltà e tanti giocatori importanti, mi sono subito sentito in famiglia, sono orgoglioso.

-La tua squadra del cuore in Argentina?

Ho giocato nell’Arsenal Sarandi e nel Boca Juniors.

-Perché hai scelto la maglia numero due?

Perché mi accompagna da tempo e mi è andata sempre bene.

-Qual è la tua migliore qualità?

Sono rapido e cerco di giocare il pallone. Sono bravo di testa, sono alto.

-Qual è il tuo obiettivo?

Voglio raggiungere l’Inter a raggiungere la Champions.

-Soprannome?

Licia, tutti i Lisandro in Argentina vengono chiamati così da piccoli. Ho iniziato a giocare a 3-4 anni dietro casa e sono diventato professionista a 18 anni"

-Cordoba e Samuel li ricordi?

Sono stati due giocatori importanti per l’Inter, hanno fatto la storia, spero di fare bene come loro.

-Difesa a tre o a quattro?

Ho giocato con entrambi i moduli.

-Come ti immagini San Siro?

Non vedo l’ora di giocarci, aspetto questo momento. Adesso siamo tutti concentrati sulle prossime gare e speriamo che domenica vada tutto bene.

-Chi hai fatto difficoltà a marcare?

Messi, il più difficile. Ma anche Ronaldo, Neymar. Messi però è più difficile da fermare.

-Cosa puoi dare all’Inter?

La mia esperienza e il mio aiuto.

-Che impressione ti ha fatto Julio Cesar con cui hai giocato al Benfica?

E’ un amico ed è bravo in campo e fuori, mi ha aiutato molto con i suoi consigli e gli voglio bene.

-Hai mai fatto il terzino?

No, ma posso farlo. Sono qui per dare il mio aiuto alla squadra.

-Chi ti ha impressionato di più?

Icardi. E’ forte e in allenamento mi sono accorto che è un fenomeno e merita il momento che sta vivendo.

-Hai già creato un rapporto con Skriniar e Miranda?

Mi stanno aiutando nella fase iniziale spiegandomi cosa è l’Inter e gli posso solo dire grazie.

-Come stai fisicamente?

Bene al cento per cento e sono pronto a giocare.

-La tua esultanza?

La mia esultanza è il gesto dell’aquila, ma spesso dedico il gol a Dio guardando in cielo.

-E' stato Icardi a darti il benvenuto?

La verità è che Mauro mi ha dato il benvenuto, mi ha presentato la squadra, mi ha fatto vedere come è il club. E' davvero una persona fantastica, è il capitano, mi ha dato il benvenuto lui e sono orgoglioso.

-Conoscevi il campionato italiano?

Sì, è un campionato che seguivo, ho incontrato squadre italiane, è una liga dura, voglia adattarmi subito.

Che impressione ti ha fatto Spalletti?

Una buona impressione è un allenatore bravo, serio, lavora molto anche dal punto di vista tattico anche se ho avuti pochi giorni per conoscerlo. Non è l'Inter che si deve adattare a me ma io che mi devo adattare a loro per raggiungere i nostri obiettivi. Lui è un grande allenatore.

-Conoscevi già Milano?

Sono venuto quasi un anno fa a fare un giro un paio di giorni a Milano, la città è bellissima e mi piace moltissimo. Sono qui da poco e non l'ho visitata, ma non appena sarò pronto me la godrò.

-Sei fidanzato?

Non sono fidanzato, ringrazio le tifose per i complimenti.

-Dove andrai a vivere?

Preferisco Milano ad Appiano quindi cerchiamo casa in città.

-Che musica ascolti per caricarti?

Per caricarmi non ascolto una canzone in particolare, anche se mi piace molto la musica argentina. Domenica? Sono pronto per giocare con la Roma, ma ovviamente decide il mister.

-Ti ricordi la squadra del Triplete?

Sì, c'erano Samuel, Zanetti, Cambiasso. In avanti Eto'o e Milito. E' stata una squadra unica.

-Skriniar?

E' un grande giocatore, dà sempre il massimo. Qui c'è una rosa di grandi giocatori.

-Dici di essere forte di testa... 

Sì anche perché sono alto e spero di segnare per l'Inter. 

-Conosci l'inno dell'Inter? Sai cantare? 

Di solito non canto, ma posso farlo se serve. 

-Vuoi cantare ora? 

No, ora no, magari alla prossima intervista. 

-Abbiamo finito, vuoi dire qualcosa ai tifosi? 

Sì, spero che tutti insieme riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi.