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Conte: “Zero entrate, zero uscite. Voci cessione? Parleranno altri se vogliono. Vecino…”

L'allenatore nerazzurro analizza, in un confronto a distanza con i giornalisti, i temi del momento in casa nerazzurra

Eva A. Provenzano

Mentre là fuori parlano delle quote societarie dell'Inter e della crisi del calcio dovuta al coronavirus, Antonio Conte - nel fortino di Appiano Gentile - riporta l'attenzione sul campo. Perché quello conta tanto e ora c'è da fare la differenza dopo otto vittorie consecutive e lo stop contro la Sampdoria. Quello ha acceso i riflettori su errori e mancanze, ai nerazzurri il compito di ribaltare giudizi ed eventuali pronostici contro. Alla vigilia della sfida contro la Roma, l'allenatore ne parla con i giornalisti in conferenza stampa. Queste le sue parole che Fcinter1908.it vi riporta in diretta:

-Che partita si aspetta?

Parliamo di una squadra forte, che sta facendo bene ed è nel gruppo di squadre che lotta per un posto in CL e per lo scudetto.

-Arrivano due partite difficili, che risposta si aspetta di avere in queste due partite? Saranno fondamentali per avere la misura delle vostre ambizioni?  

Sicuramente quando giochi contro squadre forti misura la tua forza. Sono gare che misurano le nostre ambizioni.

-Abbastanza lampante la superiorità nel secondo tempo. Avete guadagnato 13 punti da situazioni si svantaggio e va in controtendenza rispetto alla scorsa stagione Che spiegazione si è dato della differenza tra i primi e i secondi tempi dell'Inter anche in termini di numeri e se ne parlerà con la squadra visto che la Roma è la formazione che parte meglio nel primo tempo? 

Non so se c'è una spiegazione. Magari l'anno scorso partivamo forti nel primo tempo e poi ci facevamo raggiungere o superare. Se sta capitando quest'anno l'opposto non so perché, gli approcci alla partita sono sempre giusti. Anche con la Samp l'approccio è stato importante. Stavamo dominando e poi invece siamo andati sotto di due gol. Devo considerare sempre che tipo di atteggiamento viene fuori pronti via. Penso non sia stato mai sbagliato. Poi può capitare che in un anno nel primo tempo fai dei gol e un altro anno nel primo tempo non riesci a fare gol o sei in svantaggio e poi recuperi. 

-La crisi finanziaria globale, le voci continue anche se smentite su Suning, la questione stipendi, in ultimo l'agente di Eriksen e il suo arbitrato, possono creare preoccupazioni alla squadra e possono influire sul rendimento?

Non entro in questo discorso, è delicato. Se e quando qualcuno lo vuole fare, che lo facciano altre persone. Noi pensiamo a lavorare, ad essere concentrati sul campo, cercare di dare tutto noi stessi per l'Inter. Questo è l'unico obbligo in questo momento per noi. Da qui fino alla fine della stagione.

-Cosa ti aspetti dalle prossime tre partite (Roma, Fiorentina e Juventus), in cosa vorresti veder crescere l'Inter al di là del risultato?

Alla fine il risultato è alla base di tutto. Perché influenza i giudizi. Anche quando fai una buona prestazione, se arriva un cattivo risultato alla fine i giudizi sono condizionati. In questo momento io voglio vedere il risultato.

-Quanto ritieni decisivo in questo momento storico importanti queste due gare contro Roma e Juventus? 

Penso sia sempre importante, al di là del momento storico. Abbiamo due partite contro due squadre forti che lotteranno per scudetto e un posto in zona Champions. Quando incontri squadre forti c'è grande stimolo e misuri la tua forza, la tua ambizione con i fatti e non con le parole, in generale. 

-State subendo di più, solo in cinque occasioni porta inviolata. Come si spiega questo rendimento diverso rispetto alla scorsa stagione? 

Sia in fase offensiva che difensiva è sempre la squadra a prendersi i meriti o una tiratina d'orecchie. Quando si parla di fase offensiva si pensa solo agli attaccanti ma partecipa tutta la squadra alla fase offensiva. Il fatto di fare tanti gol dimostra che è un'ottima fase offensiva, che si mettono a disposizione degli attaccanti diverse occasioni offerte agli attaccanti per fare gol. Ci arriviamo con diversi giocatori in zona gol e spesso e volentieri i nostri marcatori sono vari. Così è per la fase difensiva, l'anno scorso ci poteva essere più equilibrio da parte della squadra. Si attacca in 11 e si difende in 11. Stiamo concedendo qualcosa in più e sicuramente dobbiamo migliorare.

-Come hai visto Vidal dopo le considerazioni che tu stesso hai fatto su di lui dopo Inter-Crotone? 

Si è allenato nella giusta maniera. Con grande attenzione, voglia e determinazione. Sapete benissimo che a volte uso la carota e tante volte con Vidal l'ho usata. Ma a volte c'è da usare il bastone. Ma sempre perché voglio bene al calciatore, alla squadra, alla situazione, perché si migliori. Lui mi conosce benissimo e sa che se c'è qualcosa che non mi piace non sono uno che gira la testa e fa finta di niente. 

-A che punto è il recupero di Vecino come sta lavorando e se potrà trovare spazio vista anche la partenza di Nainggolan?

Sta lavorando a parte e un po' di sta integrando con la squadra. Serve ancora un po' di tempo, penso. Sapete bene cosa ho detto in passato. Non ci saranno entrate, non ci saranno uscite. Matias fa parte del gruppo. Appena starà bene sarà integrato con il gruppo squadra. È un giocatore dell'Inter a tutti gli effetti.

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