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Lo spogliatoio ha già  scelto, a parole e sul campo: tutti con Strama

Hanno provato a destabilizzarlo con i primi nomi dei possibili successori, da Blanc a Simeone, da Mazzarri fino alla favola del ritorno di Mourinho. Ma la posizione di Andrea Stramaccioni non è mai stata così salda. Massimo Moratti si è...

Daniele Mari

Hanno provato a destabilizzarlo con i primi nomi dei possibili successori, da Blanc a Simeone, da Mazzarri fino alla favola del ritorno di Mourinho. Ma la posizione di Andrea Stramaccioni non è mai stata così salda. Massimo Moratti si è sbilanciato in maniera per certi versi clamorosa (il presidente non è solito prendere le parti di un tecnico in maniera così decisa): "Stramaccioni può stare tranquillo: se non dovessimo arrivare terzi non lo tratterò come gli altri allenatori. E' bravo, ha tanti pregi e sarebbe un peccato bruciarlo per situazioni temporanee fini a se stesse. Ecco perchè starò attento a non buttarlo via".

Parole chiarissime, che sono state bissate dalla squadra, prima sul campo, poi con le affermazioni di uno che nello spogliatoio nerazzurro conta e conta tanto: Dejan Stankovic.

"Stimo Stramaccioni perché credo in quello che fa e tutti dobbiamo seguirlo. Quell'abbraccio a fine gara per me ha contato tanto. Ringrazio l'allenatore per la fiducia, è giovane ma molto maturo in rapporto alla sua età. Deve sopportare molte critiche e pressioni", ha dichiarato oggi Deki. Un appoggio incondizionato per un giocatore estremamente parco con le parole.

La squadra, poi, ha risposto sul campo. Catania sarebbe potuta essere la "tomba" sportiva di Stramaccioni, invece il gruppo ha reagito pungolato dal tecnico nell'intervallo e ha dimostrato con i fatti che c'è sintonia con la guida tecnica. Si rema tutti dalla stessa parte, tutti con Strama.