Non è mai stato Tevez il primo obiettivo dell'Inter per il mercato. Se i nerazzurri avessero voluto l'Apache a tutti i costi, dopo gli incontri estivi, i colloqui ripetuti con Kia Joorabchian e le telefonate intercontinentali, sicuramente non sarebbero entrati in azione dopo l'accordo già raggiunto da Tevez col Milan.
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Lucas bloccato fino alle Olimpiadi? Ecco perché
Non è mai stato Tevez il primo obiettivo dell’Inter per il mercato. Se i nerazzurri avessero voluto l’Apache a tutti i costi, dopo gli incontri estivi, i colloqui ripetuti con Kia Joorabchian e le telefonate intercontinentali,...
Tevez rappresenta un'opportunità di mercato. Se l'argentino non dovesse approdare in rossonero, alle condizioni imposte dall'Inter, sicuramente in Corso Vittorio Emanuele non si strapperebbero i capelli avendo in rosa un campione in più. Ma l'obiettivo numero uno della società di Massimo Moratti è sempre stato il brasiliano Lucas. Il motivo è semplice: Lucas è già uno dei principali talenti a livello mondiale (siamo sicuri che sia inferiore a Neymar?), è un classe 1992 e può rappresentare il futuro dell'Inter (solo chi non ha visto giocare il talento del San Paolo può metterne in dubbio le doti).
Ma è possibile portare Lucas a Milano a gennaio? Oggi la Gazzetta dello Sport, senza addentrarsi in spiegazioni, ha parlato di un "patto che blocca Lucas fino alle Olimpiadi". Quale sarebbe questo patto? Sicuramente i Giochi Olimpici di Londra rappresentano una vetrina importantissima per il 19enne, ma la convocazione non sarebbe comunque a rischio anche giocando nell'Inter.
Il vero motivo per cui Lucas è bloccato fino alla prossima estate risiederebbe nelle clausole del suo contratto, un mistero già svelato nei mesi scorsi da fcinter1908.it: il cartellino di Lucas, infatti, è diviso tra il San Paolo (che detiene il 70%) e l'entourage del ragazzo (che ne controlla il 30%). Nel momento in cui questo contratto è stato rinnovato è stata inserita una clausola che fa aumentare la percentuale di proprietà dell'entourage di Lucas del 10% a metà del 2012, portandola al 40%. Un 10% che val bene un'attesa di sei mesi, prima dell'approdo in Europa.
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