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Marotta, manda via tutti ma non Skriniar. Inter, è il momento peggiore per venderlo

La prossima estate saranno molti gli assalti per il difensore slovacco, divenuto pedina fondamentale per i nerazzurri

Pasquale Guarro

Ho la netta sensazione che alla fine lo venderanno e sarà un errore.Anche se per offerte che vanno da 80 a 100 milioni di euro un difensore va assolutamente ceduto. Restando nell’ordinario è giusto che sia così, per Skriniar non lo è, e capire il perché è abbastanza semplice. La verità è che l’Inter non può permettersi la sua cessione, o meglio, non può permettersi la sua assenza. A fare la differenza sono due aspetti su tutti.

L'UNICO LEADER - Il primo è il preciso momento storico che attraversa la società di corso Vittorio Emanuele, nel bel mezzo di un processo di crescita che per dimezzare i tempi deve prevedere meno errori possibili da parte di chi opera nel mercato. Crescere significa inevitabilmente affidarsi agli uomini giusti, a personalità integre, che nel calcio odierno sono merce rara. Il secondo aspetto da considerare si collega al primo e riguarda i dissidi che ci sono nello spogliatoio. Marotta ha chiaramente espresso la volontà di voler scegliere per l'Inter elementi che nel tempo possano legarsi alla causa e sentire addosso la maglia. Nella rosa a disposizione di Spalletti sono pochi, quasi nessuno, quelli in grado di avviare il virtuoso processo ed essere da esempio a chi verrà. A tal proposito Skriniar è una pepita da preservare, un ragazzo integro che ha ben compreso il peso della casacca e le ambizioni della piazza. Mai un commento fuori posto, mai comportamenti sopra le righe.

SENZA PREZZO -  - Ecco perché oggi Skriniar ha per l’Inter un valore inestimabile. Il difensore slovacco è la diavolina che accende la brace, lo starter di un progetto che attualmente ha ben pochi protagonisti attivi. Guardiola lo brama, lo United altrettanto, in Spagna Real e Barcellona farebbero follie. In arrivo ci sono offerte da capogiro, ma l’Inter dovrà pensarci molto bene prima di prendere qualsiasi decisione. La società vendesse pure Icardi se necessario, o Perisic e Brozovic, ma non toccasse l’unico vero leader affermatosi dentro e fuori dal campo per evidenti meriti tecnici e caratteriali. In me la paura rimane viva perché dopo Icardi era lui il capitano designato, anche se il vice è sempre stato Handanovic. L’Inter ha sempre visto in Skriniar il nuovo corso e non vorrei che non avergli assegnato la fascia sia presagio di qualcosa. Chi vivrà vedrà, l’Inter nel frattempo gli ha fatto firmare il rinnovo, ma quello non è sinonimo di permanenza assicurata.

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