Ad un certo punto sembrava uno slogan. "La mano dell'allenatore si vede, noi lo vediamo, sappiamo come sta lavorando". Lo ha detto Cambiasso, lo ha ripetuto Guarin. Lo ha confermato Palacio e lo ha ribadito anche Alvarez. Non era uno slogan pubblicitario. Walter Mazzarri nell'Inter, in questa Inter, c'è e si vede. Perchè Jonathan spinge e difende sulla destra, doppio passo, supera Monzon manco fosse un filino di vento, crossa e confeziona un gol per Palacio che lo sigilla. E poi l'argentino diventa uomo assist a sua volta e la mette giusto dove Nagatomo può arrivare ed insaccare di testa. Proprio lui. Di nuovo. C'è anche il gol di Alvarez e che gol: il giovane nerazzurro sembra più deciso, più fiducioso nelle sue capacità. Campagnaro gioca a memoria. Ranocchia è sempre pronto. Qualche problemino per Juan Jesus che poi si riprende. Zero gol subiti in due partite di campionato, un equilibrio che tiene e che dà un senso di stabilità, di ordine. Il mister ci tiene: si sbraccia in panchina, vorrebbe entrare in campo. Si toglie la giacca, urla, si sbraccia, si riveste. Si dà una lustratina alle scarpe e dopo un po' compare davanti ai microfoni di Sky ed ecco cosa dice:
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MAZZARRI: “Avevano paura del Cittadella, ora sono sicuri! Jonathan e Kovacic…”
Ad un certo punto sembrava uno slogan. “La mano dell’allenatore si vede, noi lo vediamo, sappiamo come sta lavorando”. Lo ha detto Cambiasso, lo ha ripetuto Guarin. Lo ha confermato Palacio e lo ha ribadito anche Alvarez. Non era...
KOVACIC -Domani si faranno gli accertamenti per vedere se c'è qualcosa di più, ma non mi sembrava grave. Mi sembrava solo una botta, poi vedo cosa dice il medico.
COME MI PIACE -Si, abbiamo fatto bene, ma commettiamo ancora delle ingenuità. Mentre ci aprivamo ci sono state le uniche occasioni importanti che ha fatto il Catania. Bisogna migliorare.
LA JUVE -Bisogna essere più cinici al di là delle tante palle gol e delle tante ripartenze, abbiamo sprecato troppo e dobbiamo crescere per stare in cima con le altre.
AGITAZIONE -Mi agito quando non vedo le cose fatte bene, è il mio mestiere insomma.
JONATHAN E NAGATOMO -Non pensavo facessero così prsto a capire cosa voglio. Jonathan ha fatto una grossa crscita negli ultimi quindici giorni. Anche Nagatomo ha fatto bene, ma sbagliavamo l'ultimo passaggio. In questo si deve migliorare, per il resto son d'accordo, ottima partita da parte loro.
UN MEDICO -Il lavoro psicologico più difficile di quello tecnico? Prima della partita con il Cittadella sentivano la tensione, venivano da un'annata difficile. Non era facile in breve tempo vedergli fare gioco. Poi le vittorie aiutano, danno sicurezza. Siamo entrati in campo con un piglio diverso nel secondo tempo e siamo stati bravi fino a quando non abbiamo chiuso la gara.
MERCATO -Non parlo di quello. Se tengo acceso il cellulare domani? Lo spengo. Me la godo questa vittoria, poi dovremo lavorare e fare bene anche dopo la pausa.
COPPE -Senza si lotta per lo scudetto? Per fare le coppe servono le rose competitive. A me piacerebbe fare la Champions, avere 22 fuoriclasse e fare Champions e campionato, ma adesso pensiamo al campionato. Quando ero al al Napoli, in base alle richieste, non mi pare ci fosse la giusta rosa.
MINICLASSIFICA -L'Inter si pone come obiettivo di preparare al meglio ogni gara, di mettere in difficoltà tutti, poi tiriamo le somme.
INTER - JUVE - E' il test dei test? Vediamo (ride.ndr).
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