E’ stato il giocatore che, forse più di tutti, ha voluto Roberto Mancini; stiamo parlando di Felipe Melo che, arrivato l’ultimo giorno di mercato tra la diffidenza di molti è riuscito in pochi giorni a prendere per mano l’Inter. Sia chiaro: la stagione è solo all’inizio ma il derby ha detto chiaramente che, perso Touré, l'Inter ha trovato il totem che faccia da collante e dia un senso alle altre preziose tessere del mosaico nerazzurro.
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Melo conquista il mondo Inter. Moratti non lo voleva: ecco i dubbi. Ma ora…
E’ stato il giocatore che, forse più di tutti, ha voluto Roberto Mancini; stiamo parlando di Felipe Melo che, arrivato l’ultimo giorno di mercato tra la diffidenza di molti è riuscito in pochi giorni a prendere per mano l’Inter. Sia...
Anche lo stesso Massimo Moratti, secondo la Gazzetta dello Sport, aveva dei dubbi sul brasiliano, primo per i suoi trascorsi juventini, secondo perché avrebbe potuto togliere spazio a a Medel e al rampante Gnoukouri. Beh, dopo l’altra sera però tutti e non solo Moratti hanno capito quanto sia importante Melo.
A livello tecnico, con recuperi, lanci lunghi, dribbling e quella bussola fondamentale soprattutto quando il Milan, bravissimo ad attaccare gli spazi, prendeva l’avversario d’infilata. A livello di esperienza, per come ha sopperito ad una condizione carente - è al 60-70% - con trattenute e ancate appena sopra il limite della legalità. Ma soprattutto sul piano del carisma. Quello ce l’hai oppure no. E lui nella pentola deve esserci caduto da piccolo, visto come nel derby ha ruggito contro tutti e subito fiutato il nemico numero uno.
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