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Melo: “Ecco perché i tifosi Inter si ricordano di me. De Boer? Non parlava neanche italiano…”

Le parole del centrocampista brasiliano

Daniele Vitiello

In diretta su Instagram con i colleghi della Gazzetta dello Sport, Felipe Melo, ex Inter, ha raccontato il momento che sta attraversando in Brasile: "Qui la situazione non è ancora brutta come in Italia, però ogni giorno che passa muore gente. Vedo che le istituzioni stanno facendo un lavoro incredibile. La gente sa che il virus è importante. Bisogna pregare sempre Dio per vincere questo nemico invisibile. Io sono fortunato perché ho da mangiare e ho una bella famiglia, il minimo che posso fare è aiutare chi è in difficoltà".

PALMEIRAS - "Sono il solito pitbull? Non cambio mai. Tutti i miei tifosi, anche quelli dell'Inter, si ricordano di me per quello che ho dato in campo. Quello è importante per me. Ogni giorno mi alleno per migliorare, anche nel nuovo ruolo un pochino più dietro. Voglio giocare ed essere importante. L'allenatore mi ha dato fiducia e i tifosi mi vogliono bene. Il sogno è vincere il titolo con il Palmeiras".

FUTURO - "Non so cosa farò, ma rimarrò nel calcio. Non so se andrò in tv, farò l'allenatore o altro. Ma il calcio è la mia vita e resterò in questo mondo. A casa guardo sempre le partite. In questi giorni sto guardando vecchie partite. Ho visto tre volte Galatasaray-Real Madrid, vinta da noi per 3-2".

MIGLIORE ESPERIENZA - "Difficile dirlo. Alla Juve non ho vinto, ma ho giocato sempre. Alla Fiorentina è stata tanta roba. All'Inter il primo anno è andata bene, poi è arrivato quell'allenatore olandese bravissimo che capisce tanto di calcio... (riferimento sarcastico a De Boer, ndr) Al Galatasaray ho fatto una bellissima stagione e abbiamo vinto tanto, quello fa la differenza".

DE BOER - "Non parlava neanche italiano. Ho cercato di rispettare lui e il suo staff, fu una sua scelta quella di non convocarmi per le partite. Con l'arrivo di Pioli sono tornato a giocare".

SERIE A - "E' tornata quella di dieci anni fa. La Lazio ora lotta con Juve e Inter".

INTER - "Brozovic è cresciuto ed è fortissimo, anche se è un po' malato di testa (ride, ndr)".

PASSAGGIO FIORENTINA-JUVE - "I tifosi viola mi hanno urlato di tutto e li capisco. Sono legato però a quella maglia. Mi piace tanto quell'ambiente".

ITALIA - "Ho ancora una casa bellissima a Torino. Tornerò presto in Italia. Voglio andare a Roma, Firenze, Torino e soprattutto Milano. La mia famiglia me lo chiede sempre".

LUKAKONE - "Lo dissi che l'Inter avrebbe dovuto prenderlo. E avevo ragione".

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