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Mercato, Petrachi: “Dzeko? La Roma non si fa strozzare. Barella capitolo chiuso. Conte all’Inter perché…”

Le parole di Petrachi sul futuro di Dzeko e Barella

Marco Macca

A Trigoria, è stato il giorno della presentazione di Gianluca Petrachi come nuovo direttore sportivo della Roma. Il nuovo dirigente giallorosso ha toccato molti temi, tra cui il futuro di Edin Dzeko e Nicolò Barella, due giocatori che, per motivi diversi, incrociano le strade della Roma con quelle dell'Inter. Ecco le parole di Petrachi:

DZEKO - "La Roma non deve essere ricattata da nessuno. Qualora qualcuno volesse andare via, si deve presentare con una squadra che lo vuole, che presenti il grano, lo paghi il giusto. Poi, quel giocatore può andare via. A me non piace essere preso per la gola, strozzato. Non trattengo nessuno con la forza. A me non interessa che un giocatore abbia raggiunto un accordo con un'altra società, cosa deontolocigamente già scorretta. A me interessa che il giocatore sappia che non è a casa sua, non è il padrone. E' la proprietà a decidere. La Roma, da questo punto di vista, non si farà strozzare da nessuno. Voglio pensare che Dzeko sia un giocatore della Roma, che venendo in ritiro si renda conto che l'aria sta cambiando, poi faremo delle valutazioni. Siamo stati chiari, l'Inter ci deve pagare bene il giocatore, altrimenti non lo faccio".

BARELLA - "Sono state dette tante inesattezze. Ancor prima che arrivassi io, il suo procuratore si è seduto tante volte a parlare con la società. Abbiamo anche raggiunto dei valori economici e lui era contento di poter venire alla Roma. Questo è quanto mi è stato riferito, io con lui non ho mai parlato volutamente. Nell'intermezzo che c'è stato fra il passaggio di consegne, si è perso per strada il discorso calciomercato. Si è inserita l'Inter, che ha fatto la sua proposta al Cagliari e al giocatore, che è stato chiamato da Conte, molto bravo a motivare i nuovi acquisti. E' normale che il ragazzo possa avere l'ambizione di giocare la Champions League e a preferire l'Inter alla Roma. Io non ho mai cercato Barella. E' il Cagliari che ha cercato la Roma, dicendo che l'Inter stava traccheggiando e che la Roma poteva avere la possibilità di prenderlo. Siccome si dice che tentar non nuoce, per me era difficile e lo era ancor di più ora. Il Cagliari vorrebbe darlo alla Roma, ma il giocatore ha scelto l'Inter. Se lui ci chiama dicendo che ci ha ripensato, se ne parla. Ma per me ora è un capitolo chiuso. Perché portare dentro un giocatore in modo così forzato è sbagliato. Col dio denaro non si comprano i giocatori. Se non ha le motivazioni per venire alla Roma, che vada all'Inter".

CONTE - "Conte lo conosco da più di 30 anni. Antonio vuole vincere immediatamente. Secondo per lui è una sconfitta. Ha visto l'Inter come una squadra con qualcosa in più. Miglior prospettiva per vincere nell'immediato. La Roma deve ricostruire i perni. non l'ho pregato perché sono stato il primo a credere in lui. Lui è fatto così non guarda in faccia a nessuno quando c'è da vincere. Rispetto il professionista e l'amico".

ICARDI - "Ottimo attaccante, giocatore forte. Ha le sue problematiche, non so cosa farà all'Inter e cosa farà l'Inter con lui. Non rispondo a queste situazioni così esplicite, perché nel fare calciomercato mi ritengo molto omertoso".

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